Post Covid19, Firenze capofila delle città d'arte per accedere ai fondi del Recovery Plan

E' la proposta di AIDDA, l'associazione delle donne imprenditrici che offre il proprio contributo al piano “Rinasce Firenze” presentato dal sindaco Dario Nardella Firenze: Sia capofila delle città e dei borghi d'arte italiani per scrivere un progetto dettagliato che consenta di accedere alle risorse del Recovery Plan europeo. E' la proposta di AIDDA Toscana, l'associazione delle donne imprenditrici e dirigenti d'azienda, presieduta da Antonella Giachetti che è anche vicepresidente nazionale dell'organismo fondato nel 1961.

La proposta prende le mosse dal piano “Rinasce Firenze”, presentato la scorsa settimana dal sindaco Dario Nardella: un documento aperto al contributo di tutti e al quale AIDDA vorrebbe portare il proprio patrimonio di idee e competenze.

“Il Nuovo Rinascimento deve partire da Firenze – dice Antonella Giachetti – la città e la sua amministrazione hanno le carte in regola per trainare tutte le altre città d'arte italiane verso una fase nuova: serve una progettualità con piani dettagliati, credibili e operativi per la riqualificazione delle città d’arte e per la promozione di un turismo sostenibile per ottenere in tempi relativamente rapidi le risorse, anche e soprattutto a fondo perduto, del Recovery Plan europeo. Questi fondi, infatti, saranno concessi solo quando i Paesi avranno presentato dei piani dettagliati su come investirli e preso misure per mettersi in grado di spendere con efficacia. Firenze, la sua amministrazione, e la Toscana potrebbero essere capofila nel lavoro di redazione di questa progettualità per le città e i borghi d’arte italiani, perché nessuno si salva da solo e Firenze si potrà salvare solo con tutte le realtà simili italiane che sono un patrimonio inestimabile”.

Secondo la presidente di AIDDA Toscana è necessario che anche il Governo faccia la propria parte “mettendo in condizione i Comuni di far fronte alle necessità conseguenti alla pandemia globale che li ha travolti garantendo linee finanziarie che permettano la loro sopravvivenza economica per il tempo necessario a riqualificare, attraverso proprio l’utilizzo dei fondi europei, il modello economico sociale del territorio delle città d’arte verso una formula più resiliente, più attrattiva, meno predatoria”.

“Riportare nei centri storici i residenti, riaprire le botteghe necessarie alla vita di quartiere insieme ai laboratori di fantasia artistica e artigianale, estendere i percorsi e gli eventi oltre il centro cittadino: sono tutti obiettivi largamente condivisibili ed è ai fondi europei del Recovery Plan che Firenze deve ambire attraverso un progetto tutto italiano e da lei stessa promosso” conclude la presidente Giachetti sottolineando che Aidda è pronta a dare il proprio contributo alla task force progettuale.