Polemica. Classifica qualità della vita, M5Stelle Grosseto: 'Social magheggi'
Grosseto: "La classifica annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita vede nuovamente la posizione di Grosseto come argomento di dibattito politico locale", a dirlo in una nota il Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Grosseto.
"Il primo cittadino, - prosegue la nota - annuncia la “vittoria” di questa amministrazione dovuta al “mostruoso balzo in avanti di 28 posizioni rispetto al 2019”. Si gioca ovviamente con le parole, attraverso narrazioni parziali e costruite ad arte per veicolare la percezione della realtà dei cittadini verso la non verità.
Diciamolo subito: questa amministrazione, in quattro anni e mezzo, ha fatto precipitare molti degli indicatori presi in esame dal quotidiano nazionale, relegando Grosseto agli ultimi posti della classifica. Soltanto in seguito alla tragedia del COVID, la provincia di Grosseto ha recuperato qualche posizione, non tanto per i meriti di chi amministra, ma per non aver drammaticamente sofferto la pandemia come purtroppo è successo a tante realtà italiane che hanno visto crollare gli indici di valutazione per questa causa.
L’amministrazione Vivarelli gioca quindi con la percezione delle cose. Kant diceva che l’elemento imprescindibile della percezione è la sensazione. Bisogna essere bravi nel veicolare una sensazione di successo quando non lo è affatto. E in questo il sindaco Vivarelli è un asso grazie a tutti i nostri soldi che spende in comunicazione Ma veniamo ai dati. Come dicevamo, la classifica di quest’anno si è aggiornata in riferimento all'andamento della pandemia da coronavirus, e rispetto a come la stessa ha impattato sui vari territori.
E' scritto molto chiaramente nella introduzione del Sole 24 Ore. I quattro anni e mezzo di questa amministrazione, stando ai dati riportati sul giornale, sono stati un colossale disastro, una caduta libera e inesorabile verso il basso, verso il rosso. Poco conta che nel 2020 si sia riusciti a recuperare una parte delle posizioni perse nei 4 anni precedenti, perché quest’anno la pandemia sul territorio di maremma ha “giocato”, come dicevamo sopra, un ruolo da protagonista nella valutazione di molti dei parametri.
Un merito al social sindaco glielo riconosciamo però: la capacità di trasformare il palese insuccesso complessivo in trionfante vittoria! Capacità o faccia di bronzo? Ma quali sono i dati che devono far preoccupare noi tutti? Partiamo con l’INDICE DI RISCHIO CLIMATICO: posizione 84 su 107, ovvero lo scenario ad emissioni contenute rispetto al periodo di riferimento 1961/1990. Cosa significa, che questa amministrazione ed in generale la provincia intera, non ha lavorato sulla riduzione della CO2 secondo un progetto sostenibile per il futuro delle nostra generazioni.
Passiamo poi all'ECOSISTEMA URBANO (città capoluogo): posizione 84 su 107, ovvero il tentativo di pianificare le trasformazioni urbane in chiave Green (smog, trasporti, rifiuti, rete idrica…). Gia’ attraverso questi due indicatori si comprende la mancanza di visione e strategia, a cui il Comune di Grosseto non si può sottrarre. Risultato questo di una importante decontestualizzazione delle azioni sia nel tempo che nello spazio. L'aspetto che però andrebbe indagate seriamente, e che pare invece non destare alcuna reazione da parte della maggioranza e della giunta, è l'elenco dei dati sulla salute della popolazione locale.
Questi dati non sono peraltro una novità del 2020. Il CONSUMO DI FARMACI PER ASMA E BPCO: posizione 105 su 107, ovvero unità minime pro-capite; i CALMANTI E SONNIFERI: posizione 93 su 107, ovvero unità minime pro-capite; il CONSUMO FARMACI PER DEPRESSIONE: posizione 102 su 107, ovvero unità minime pro-capite. Siamo poi un popolo di diabetici ipertesi, nonostante la nostra ubicazione territoriale.
Ci fermiamo qui. In tutti i sensi. Ma per fortuna di questa terra e di chi ci vive e ci lavora, è nato un significativo e promettente fermento in vista delle prossime elezioni amministrative; elezioni dove il M5S Grosseto farà di tutto per buttarsi alle spalle Vivarelli Colonna e la figura di “Social Sindaco” incompatibile con nostro pensiero e la nostra visione delle istituzioni e del buon governo"' così termina la nota del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.