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Pensiero laterale: che cos’è e come svilupparlo sul posto di lavoro
Tra le soft skills che oggi si ricercano di più bisogna includere il pensiero laterale piuttosto del classico pensiero logico - razionale. Si tratta di favorire approcci obliqui al posto di quelli ovvi nella risoluzione di problemi aziendali. Per capire meglio di che cosa si tratta e come si sviluppa, ecco una breve guida che lo spiega nel dettaglio.
Che cos’è il pensiero laterale
Il pensiero laterale è l’abilità che permette di pensare fuori dagli schemi. Si contrappone al pensiero logico-razionale che consente di analizzare i problemi secondo una relazione causa-effetto. Al contrario, il pensiero laterale consente invece di analizzare i problemi da un differente punto di vista, laterale appunto affinché si possono sviluppare soluzioni alternative non evidenti a una prima analisi tradizionale.
A ben guardare, tutti i problemi che si presentano quotidianamente sul posto di lavoro vengono analizzati sempre nello stesso modo utilizzando i medesimi strumenti. Non è una questione solo di abitudine ma anche di predisposizione mentale. Infatti, il cervello è abituato utilizzare sempre gli stessi schemi di ragionamento. Si tratta di un processo subconscio automatico ma venire a conoscenza di tali processi di funzionamento aiuta già a cambiare. Invece, il pensiero laterale consente di utilizzare un approccio più ampio e meno prevedibile al fine di trovare nuove risposte.
Come sviluppare il pensiero laterale
Utilizzare il pensiero laterale sul posto di lavoro aiuta ad arrivare a conclusioni geniali che facilitano la vita a tutti. Si può applicare praticamente a ogni genere di problematica da quella più concreta fino a quelle più ideologiche. Per esempio, pensare che con l'eliminacode si può far la fila rimanendo seduti equivale a risolvere il problema in modo semplice senza prevedere nuovi programmi di gestione o personale aggiuntivo nella parte del front office.
Ci sono diverse tecniche per sviluppare il pensiero laterale, iniziando dalla consapevolezza, come già si accennava in precedenza. Riconoscere le tendenze del cervello, aiuta a contrastare i meccanismi automatici e consolidati per lavorare in maniera nuova.
Un secondo un modo per sviluppare il pensiero laterale si chiama stimolazione casuale. Si tratta di lasciare che gli stimoli esterni e la casualità porti il cervello ad avere nuove intuizioni. Per questo motivo in grandi aziende si lavora giocando a beach volley oppure all’aperto perché nuovi stimoli possono portare a nuove soluzioni impensabili seduti alla scrivania.
Quando si parla di alterazione, si parla di un sistema per sviluppare il pensiero laterale alterando deliberatamente tutte le opzioni disponibili. Non seguire la direzione indicata o invertire l’ordine degli elementi possono essere delle tecniche di problem solving da prendere in considerazione per costruire nuovi strumenti che permettano di arrivare alla soluzione.
Anche quando la soluzione migliore sembra già predisposta davanti ai giochi di tutti, vale la pena prendere in considerazione le alternative, comprese quelle meno ovvie. Provare a sviluppare alcune idee alternative può portare a una prospettiva nuova riguardo al problema da risolvere.