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PCI Metallifere denuncia riqualificazione urbana del capoluogo e frazioni
Daniele Gasperi, segreteria PCI Colline Metallifere: "Giuntini rifiuta i confronti ma invade i social e con il solito atteggiamento poco consono a chi ricopre cariche istituzionali, liquida con battute cose che ha promesso e non ha realizzato".
Massa Marittima: "Questo è il pensiero del PCI delle Colline Metallifere a seguito di un suo commento sul profilo del segretario provinciale del partito che vedeva il sindaco curiosare e poi intervenire in risposta ad un un’utente che chiedeva a cosa si riferisse l’articolo uscito sulla stampa e relativo al patrimonio. Giuntini interveniva con una delle solite battute affermando “di niente hanno bisogno di essere spesso sul giornale”. Un’ironia che mostra tutta la debolezza e oltretutto priva di un minimo contenuto sugli argomenti trattati che fanno parte di priorità, che se non affrontate, rischiano di diventare emergenze.
Certamente il PCI va sui giornali e rappresenta posizioni legittime su problemi concreti senza usare le istituzioni per fare teatrino o, come succede nel caso del patrimonio, promettere ma non mantenere. Al di là della proprietà degli immobili della ASL, crediamo che quel patrimonio sia un bene pubblico da tutelare ed è per questo che il comune deve incidere in modo determinante affinché sia recuperato e rappresenti un valore aggiunto per Massa e le Colline Metallifere. Ma Giuntini si è scordato che proprio lui nel suo primo mandato dal 2014 al 2019 e nel programma con il quale si presentò agli elettori ben 8 anni fa, mise un punto sulla riqualificazione dei centri urbani come priorità in un tessuto di pregio come quello del capoluogo e delle frazioni.
Nello stesso programma affermava che “esistono almeno quattro situazioni di degrado, reale o potenziale, ognuna con le sue specificità, che andranno affrontate con energia e rappresentano altrettante priorità per Massa guarda Avanti”. L'area Molendi, superficie privata su cui pende un contenzioso con la proprietà, rappresenta la “porta di ingresso al centro”. L'area ex Agraria, realtà in cui alcune giovani famiglie sono costrette a vivere in una zona non completata. Lì è vero che sono state eseguite le opere di urbanizzazione ma è anche vero che gli immobili adiacenti sono in condizioni pietose e possono rappresentare un pericolo. Il Castello di Monteregio, immobile di pregio che vede peggiorare le sue condizioni di giorno in giorno e sul quale occorre adoperarsi con tutti gli strumenti possibili per favorirne il suo riutilizzo in chiave produttiva.
Infine indicava in via Curtatone, conosciuta come Storcicoda dai massetani più attempati, la situazione di degrado connessa alla distruzione di un immobile privato deve essere affrontata prevedendo l'acquisizione dell'area al patrimonio pubblico e riqualificando l'intera zona. A queste noi del PCI abbiamo aggiunto anche l’area dell’ex Tirassegno in stato di totale abbandono e degrado, la vecchia sede della Comunità Montana e l’immobile ex INAM che se lasciato in abbandono rischia il degrado. A queste situazioni si è andata a sommare la situazione delle mura che per ora non vedono risposte. A distanza di più di 8 anni di mandato questa è la riqualificazione urbana promessa e non fatta da Giuntini e dalla sua coalizione di governo. E il Sindaco ha il coraggio di affermare che ci piace stare sui giornali, dimenticando che poco o nulla ha fatto per riqualificare Massa in queste sue vergogne. Non ci venga a dire che siamo noi a dare un’immagine negativa perché i turisti che arrivano queste cose le vedono con i propri occhi senza bisogno di suggerirle, sono vere e proprie cartoline di benvenuto. Allora prima di fare affermazioni poco credibili, con una modalità arrogante per nascondere la paura del confronto, pensi e magari metta in campo azioni concrete per recuperare queste aree che non siano solo promesse da marinaio per illudere i cittadini e arrivare alla fine anche del secondo mandato lasciando tanti danni e, purtroppo, non solo nel patrimonio", conclude Daniele Gasperi – segreteria PCI Colline Metallifere.