Pci Massa Marittima: "Pd e tutti i partiti fuori dalle associazioni"
Massa Marittima: "Dopo avere distrutto in ambito nazionale e regionale quello che c’era di buono attuando quelle scelte di governo più proprie della destra e dopo avere speculato sulla buona fede di tanti giovani e cittadini con i movimenti come le sardine, anche in ambito locale il PD fa le prime mosse per prepararsi alle prossime elezioni.
La segreteria del PCI delle Colline Metallifere mette al centro del suo intervento l’uscita sui media del Partito Democratico di Massa Marittima che vuole accaparrarsi i meriti di un mondo, quello dell’associazionismo, che ha sempre fatto la differenza senza etichette di parte. Ma siccome il consenso sta scemando così come si sta assottigliando di quello che poteva considerarsi lo zoccolo duro del partito, il PD si arruffiana alle associazioni di volontariato esaltando – e non ce né bisogno che lo faccia - le loro attività, elogiando e ritenendole fondamentali per la nostra comunità. Tutto questo è scontato da decenni e non ha bisogno della certificazione da parte della segreteria del PD di Massa Marittima.
Una caduta di stile e un livello culturale veramente basso, mai visto e sul quale come PCI non solo prendiamo le distanze ma ne denunciano la gravità. Nessun partito si deve arrogare il diritto di inquinare quello che il volontariato sta facendo ai soli fini propagandistici ed elettorali, non il PD, lo ribadiamo, ma tutte le forze politiche. Il volontariato sta dando da decenni i suoi frutti e andare a mettere la bandiera del PD su chi regala se stesso e il suo tempo per azioni nei vari ambiti sportivo, culturale, sociale e socio – sanitario è indecente. Ed è indecente anche quando lo stesso partito non la porta più in piazza la propria bandiera per lasciare libera e senza interferenze partitiche la piazza nelle varie manifestazioni e ricorrenze. Tutto questo è paradossale. È per questo che dal PCI c’è l’invito al PD perché risalga anche in ambito locale e esca dal pantano in cui è caduto che lo vede preoccuparsi solo dei doppi incarichi dei deputati della provincia, delle strategie per vincere e non per convincere gli elettori con scelte e azioni che vadano a sostegno dei cittadini, a tutela dei diritti, a salvaguardia di uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Tutte cose dimenticate che, come recitava un brano di Bertoli, sono state scambiate per rincorrere un posto da sedere", conclude Daniele Gasperi.