"Oggi parliamo di...": il mondo è pieno di furbi...

Oggi parliamo di: ... il mondo è pieno di furbi, ma furbizia e intelligenza non sono sinonimi

Non è cosa semplice trattare questo particolare argomento, consapevole che non possiamo affrontarlo in maniera completa; il mio vuole essere uno spunto per riflettere. In questi ultimi mesi affrontando temi importanti in convegni, corsi di formazione legati ai vari comportamenti che le persone hanno nella vita sociale, scuola, lavoro, famiglia, amicizie, è emerso come la figura del “furbo” sia un elemento costante del nostro vivere in società.

Tutti i giorni ci rapportiamo con persone che hanno un loro modo di vivere, di ragionare, con una loro preparazione scolastico/formativa. In tutto questo contesto la figura del “furbo” è ricorrente. Andiamo a vedere chi è il furbo.

Il significato della parola, ( [fùr-bo] agg, s,) indica quella persona che fa il proprio vantaggio con accortezza, evitando le insidie, ricorrendo a espedienti. I sinonimi sono : scaltro, astuto, accorto; che denota furbizia.

“Con l’eliminazione del diritto del più forte si è introdotto il diritto del più furbo”, ce lo ha detto Arthur Schopenhauer.” Altri specialisti ci danno ancora un ulteriore significato: Chi cura il proprio tornaconto con accortezza e abilità, basti pensare che l’etimologia deriava dal francese: fourbe ladro. Per questo la parola furbo non può essere che dispregiativo. 

Anche in politica ci sono i furbi, come riporta Marcello Veneziani:

“….l'arrampicatore veloce sui gradini del potere, che fa le scarpe a tutti mentre li tranquillizza………….. l’intortatore da video, colui che sostituisce ogni altra categoria politica con l’occupazione astuta dei posti chiave e usa la parola per nascondere il pensiero”.(ripreso da https://www.marcelloveneziani.com/ )

Sono furbi coloro che non si attivano, non creano, non propongono, ma poi vorrebbero mettere la loro “bandierina” su quello che fanno gli altri. Furbo è colui che promette a tutti, per poi dare la colpa agli altri se non si è potuto mantenere quella promessa. Quando due furbi s’incontrano uno dei due è costretto a cambiare categoria (Michelangelo). Ricordiamoci che furbizia e intelligenza non sono sinonimi. Non si deve essere intelligenti per essere furbi. La persona furba, punta al proprio interesse, spesso completamente incapace di guardare alle conseguenze. Chi è intelligente ha particolari capacità intellettuali personali.

La persona furba tende sempre a sfruttare ogni situazione per avere un qualsiasi tipo di vantaggio, non ha una visione d’insieme e davanti all’intelligenza, punta il dito per screditare. Nella speranza di aver suscitato qualche riflessione sull’argomento, concludo con una frase di Italo Svevo: “L’uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza.”