'Oggi parliamo di...': Grosseto e i suoi monumenti
Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti
Nel 1982, ICOMOS ha dichiarato il 18 aprile come la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti. Ne è seguita quindi l'adozione da parte dell'UNESCO durante la 22a conferenza generale. Da allora il 18 aprile rappresenta la Giornata internazionale dei monumenti e dei siti, giorno per celebrare e promuovere il patrimonio culturale.
Quando parliamo di patrimonio culturale, ci riferiamo ad una importante risorsa per il territorio, se poi pensiamo al nostro paese, l’Italia, il tutto diventa ancora più strategico considerato che ha un patrimonio tra i più ampi a livello mondiale.
Gli esperti ci dicono:
“Il patrimonio culturale è un concetto ampio che comprende paesaggi, luoghi storici, siti, ambienti costruiti dall’uomo, esperienze di vita.”
Grosseto come tutte le altre città ha un suo patrimonio storico-culturale, importante, fatto di monumenti, siti archeologici, personaggi, ambienti, e molto altro.
Sapete benissimo che non sarà possibile elencarli tutti, mi scuso già per quello che non riuscirò a scrivere, ma per elencarli tutti bisognerebbe scrivere un libro e non un articolo.
Le Mura.
Le mura medicee di Grosseto, di circa 3.000 metri, a forma esagonale, con i suoi sei bastioni angolari, che tutt’oggi possiamo ammirare nella sua integrità. Gli esperti ci dicono che: “fino al 1757, le mura erano circondate da un fossato ed un argine in terra battuta”. Le mura che una volta rappresentavano la difesa della città, oggi si presentano l’ideale per una bella passeggiata, all’interno di un antico percorso storico.
Giardino dell'Archeologia.
Il Giardino dell'Archeologia sito dietro la Chiesa di San Francesco, vi sono alcuni dei reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nel 1833 a Bagno di Roselle.
Piazza Dante.
Il centro della città, piazza Dante, dove al centro si trova la statua dedicata a Leopoldo II di Lorena, detto Canapone. Scultura che ci parla di malaria, di liberazione dalla malaria, dove viene rappresentato il Grifone, simbolo di Grosseto, realizzata dallo scultore ascianese Luigi Magi. In piazza Dante Alighieri, troviamo Palazzo Aldobrandeschi conosciuto dai grossetani come Palazzo della Provincia. In passato al suo posto sorgeva il Palazzo del Podestà.
La chiesa di San Pietro.
Nella principale via del centro storico di Grosseto, Corso Carducci, vi è la Chiesa di San Pietro, in stile Romanico, gli esperti ci dicono che viene menzionata nella bolla di Papa Clemente III del 1188.
Il Duomo.
La sua costruzione inizia nel 1294, nel corso degli anni poi è stato sottoposto a numerose modifiche, vale la pena visitarlo, un vero gioiello. All’interno si possono ammirare le vetrate quattrocentesche originali , l'altare della Madonna, la fonte battesimale e molto altro.
Molto altro ci sarebbe di cui parlare, Roselle, Parco della Maremma, la nostra costa, tutto il centro storico, piazza San Michele, il monumento a Giuseppe Garibaldi, sul bastione Garibaldi e il monumento a Giuseppe Mazzini, sul bastione Molino a Vento, la chiesa di San Francesco, ecc, ecc, ecc. L’elenco sarebbe lungo.
Con oggi, in questa giornata, ho solo voluto accendere nuovamente i riflettori su Grosseto, poco ho detto, tanto ci sarebbe da dire, non camminiamo per la nostra città sempre con gli occhi rivolti verso il basso, osserviamo, informiamoci, allarghiamo l’orizzonte del nostro sguardo, perché Grosseto ha molto da raccontare, ha un importante patrimonio culturale, da tramandare alle future generazioni.