“Connessioni culturali tra Italia ed Albania”, il 12 ottobre convegno a Tarquinia
‘Oggi parliamo di …’: digital divide (divario digitale)
Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti
Per digital divide si intende il divario digitale tra chi ha la possibilità di avere accesso a internet e chi no. Nell’era di internet, in cui tutto è collegato, e in un contesto storico in cui spesso ci si lamenta dell’uso distorto di internet, può sembrare assurdo asserire che c’è ancora chi è escluso dal digitale. Si proprio così, a livello sociale c’è chi subisce disuguaglianze quando si parla di accedere e usare le tecnologie. Il digital divide è caratterizzato da cause culturali, economiche, ma non solo, l‘attenzione si sofferma non sulla semplice questione di accesso, ma sulla qualità delle modalità di accesso, il divario digitale si riferisce anche alle differenze che ci sono tra paesi più o meno sviluppati, a coloro che hanno insufficienti conoscenze informatiche, in taluni casi anche per le più basilari attività di internet.
Quante volte in Italia affrontiamo il tema della connessione carente, oggi più che mai necessaria a consentire una corretta navigazione. Per questo che il digital divide, viene sempre di più affiancato a digital inclusion, e per inclusione digitale si fa riferimento a tutte quelle attività che assicurano a tutti l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie, iniziando così a parlare di uguaglianza digitale. Di basilare importanza è creare per le future generazioni una corretta istruzione digitale, con l’obbiettivo di far crescere i futuri cittadini digitali educati.
Gli esperti ci dicono di considerare internet come un bene comune e che deve essere garantito a tutti uguale accesso, basti pensare agli alunni che in questo contesto storico legato alla pandemia non hanno potuto seguire la dad, per motivi legati alla mancanza di linea internet. Ogni Stato deve adoperarsi per garantire il diritto di accesso alla rete, per l’accesso alle informazioni e alla partecipazione nei contesti comunicativi.
Ricordo la “Dichiarazione dei diritti in Internet” del 2015, documento composto da 14 articoli, elaborato dalla “Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet”, che affronta una serie di princìpi da affermare e promuovere all’interno del cyberspazio.
Parlare di questo argomento , non è cosa facile, molteplici sono gli aspetti da affrontare e prendere in considerazione, che non trovano spazio in un articolo, ma che necessitano di attenzioni nelle sedi opportune. Ho voluto accendere i riflettori su un tema importante come quello del “ digital divide”, rimanendo ferma sulla necessità di creare un ambiente educato in internet, e di vivere un internet utile, senza dover parlare di dipendenza da internet.