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"Oggi parliamo di...": Barbara Botarelli. Per la Danza, oltre la Danza
Ospite oggi della mia rubrica, Barbara Botarelli, che ha fatto della Danza un progetto di vita.
La formazione di Barbara parte da molto lontano, sin da piccola, nello studio della Danza ha dimostrato capacità e impegno, ottenendo il teacher certificate della Royal Academy of dancing nel 2005. Nella sua lunga carriera Barbara ha insegnato ginnastica ludico-motoria, Propedeutica alla danza, Danza Modern, ginnastica a corpo libero, PRE DANZA, danza classica metodo R.A.D. e danza classico-accademica.
Dirige L’A.s.D PROGETTO DANZA, dove insegna pre danza, propedeutica alla danza, tecnica classico accademica, tecnica di punte e si avvale anche di professionisti del settore per la formazione in itinere.
La formazione artistica di Barbara la possiamo riscontrare nei suoi saggi, un connubio perfetto della Danza, arte, teatro, comunicazione, pensiero, tecnica e sentimento, che generano spettacoli, graditi a tutti.
A Barbara ho chiesto:
Che cosa è per te la danza?
«LA DANZA E’ SEMPRE STATA LA PASSIONE DEL MIO CUORE.
MI HA ACCOMPAGNATA FINO AD OGGI, DALLA TENERA ETÀ DI 6 ANNI.
HA RAPPRESENTATO DA SEMPRE IL TERRENO FERTILE PER FAR SBOCCIARE CHI SI AFFIDA A ME.
MI PRENDO CURA DEI PICCOLI E DEI GRANDI COME FOSSERO DEI SEMINI PREZIOSI: LI SEMINO, LI COLTIVO, LI ANNAFFIO.
MI EMOZIONO SEMPRE QUANDO FINALMENTE SBOCCIANO E LI SALUTO PER INSEGUIRE I LORO SOGNI»
Quali sono i tuoi compagni di viaggio?
I miei compagni di viaggio: Barbara Romano, docente di modern; Irene De Santis docente di contemporaneo e di Yoga per adulti; Domenico Saracino docente di modern e danza adulti. Docenti ma soprattutto persone che condividono con me i progetti.
Come fai a seguire la tua missione?
Ogni anno faccio corsi di aggiornamento perché l’insegnamento della danza è in continua evoluzione. Il più importante aggiornamento è stato quello sulla tecnica classico accademica Vaganova sugli 8 corsi accademici tenuto dalla Direttrice storica della Scuola di Ballo del Teatro della Scala, Anna Maria Prina.
Oltre che le conoscenze sulla tecnica tersicorea è importante essere preparati anche su anatomia di base perché se l’insegnante di danza segue e osserva costantemente gli allievi riesce a cogliere per tempo eventuali posizioni o posture errate e correggerle (scoliosi, pronazioni caviglie ecc ) o, in alcuni casi, quando necessario indirizzare agli specialisti del caso: da qualche anno ho scelto di affidarmi all’elevata competenza di Matteo D’Angella fisioterapista e preparatore atletico discipline/attività agonistiche.
Come fai a cogliere le novità nell’insegnamento della danza?
Cerco sempre di trovare nuovi maestri nella mia squadra, o nel corpo docenti della mia scuola, che portino novità e nuovo interesse, soprattutto per queste ultime generazioni che hanno bisogno di tener alto il fuoco per le passioni vere che ti prendono anima e corpo, ti tengono lontano dal non far niente in casa fissi al cellulare e sui social. Anche in questo senso la danza e lo sport sono importanti.
A proposito di questo, durante un’audizione di una mia allieva oramai all’ultimo anno dell’Accademia di Cannes, ho ricevuto i complimenti per l’accurata preparazione della ragazza da un componente della giuria: era Michael Fuscaldo, che dire, viste le sue opere, un poeta della danza, l’ho fatto venire nella mia scuola.
Poi ho voluto portare a scuola il maestro Bigonzetti (insegnante del San Carlo e dell’Opera) con lui abbiamo fatto un percorso di Repertorio che non tutte le scuole fanno con un vero ripetitore. Abbiamo messo in scena Suite dal Don Quixote.
Almeno 3 o 4 volte l’anno faccio venire una Maitre du ballet nonché coach per danzatori professionisti Lucia Geppi, periodicamente controlla il mio lavoro e mi indica i consigli utili per proseguire nella programmazione, questo è importante per mantenere alta la qualità del mio insegnamento.
Il rapporto con le allieve?
Mi sento un coach che le segue anche nella crescita adolescenziale, le ascolto, mi raccontano le loro cose, le seguo nei concorsi, stage Summer week, lontani dalle famiglie io sono lì; mi chiamano la Mae Baby. Ho fatto anche una rubrica su ciò… CARA MAE TI SCRIVO.
Credo molto nella mia responsabilità all’interno della comunità educante assieme a insegnati e genitori per seguire i ragazzi in questo momento delicato per loro.
La proposta formativa di Progetto Danza credo che funzioni, considerato che le mie allieve sono state ammesse alle scuole in cui si sono proposte.
Il fattore “PUNTE”, ce ne parli?
Mi chiedono spesso quando mettere le punte, non c’è un’età precisa, dipende quando è pronto l’apparato muscolo scheletrico.
L’insegnante deve monitorare le proprie allieve e capire quando è il momento, se si fa troppo presto si possono creare danni.
Quale è stato il punto di forza della tua scuola?
Essere riuscita a continuare il mio lavoro ed a stare affianco agli allievi anche nel periodo covid dal 2020.
Barbara racconta che la passione per la danza non si è fermata neanche durante il periodo covid, con la creazione di “ LA DANZA SEMPRE CON TE”. «Non ho mai abbandonato i miei allievi - dice - a partire da Marzo 2020 Abbiamo fatto lezioni in dad, lezioni a porte aperte a Natale, a distanza, abbiamo fatto da gennaio 2021 lezioni in presenza con misure preventive cautelative, che sono state riconosciute anche dall’autorità competente ASL. Abbiamo riso a distanza. E’ il legame che si crea con allieve e allievi che fa la differenza, un legame che va oltre la danza, cerco sempre di portare le mie esibizioni ovunque, alla festa dello sport in centro, in location private ma aperte al pubblico, a tutte le iniziative UISP, per beneficenza per diffondere ovunque la danza di qualità e il suo ruolo sociale.
Il segreto per raggiungere il pubblico più vasto possibile è dare spazio alla danza di qualità che ha in sé il potenziale per incantare tutti. Quello che cerco di fare io è di liberarla da quella etichetta di ‘arte di nicchia’ che le è stata imposta e portarla al grande pubblico, senza svalutarla».
Ringraziando Barbara Botarelli per l’impegno profuso per la Danza nel nostro territorio, dove capacità, serietà e impegno, sono diventati un valore aggiunto, il messaggio di Barbara è chiaro: "in questo mondo troppo semplicistico, non deve passare il messaggio che la Danza è semplicemente salire sul palcoscenico e fare qualcosa, la Danza è, da sempre, impegno, passione e spesso sacrificio".