Nuova Ordinanza Giani. Negozi chiusi Pasqua e Pasquetta, FDI: ‘Ennesimo colpo inferto a imprese e cittadini’

Grosseto: “Il governatore della Toscana dà il colpo di grazia alle imprese e partite Iva con questa ennesima e scellerata scelta. Giani ritiri subito l’Ordinanza o presenti immediatamente la variazione di bilancio per assicurare un ristoro adeguato a tutte le attività che ha deciso di sacrificare”, a chiederlo a gran voce sono Fabrizio Rossi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, capogruppo in Consiglio regionale e Vittorio Fantozzi, consigliere regionale e vicepresidente della commissione sviluppo economico.

“Ancora una volta in fatto di tempestività il governatore Giani è davvero imbattibile, - commentano, Fabrizio Rossi al quale si aggiunge Bruno Ceccherini, responsabile provinciale Fratelli d’Italia Grosseto.

“Un provvedimento, quello dell'Ordinanza regionale che di fatto chiude tutte le attività commerciali per Pasqua e Pasquetta, - proseguono Rossi e Ceccherini - del quale nutriamo molte perplessità sull’effettiva efficacia, ma a nostro avviso, sicuramente irrispettoso per chi come i gestori di piccoli negozi di alimentari, gastronomie, rosticcerie e quant'altro, aveva programmato acquisti di derrate alimentari per beni di consumo e deperibili per le prenotazioni ricevute, e che adesso dovranno sicuramente buttar via”.

“Ma l'assurdo, - spiegano Rossi e Ceccherini - sta poi nel testo dell'ordinanza stessa, dove si legge, che verrebbe permessa la consegna a domicilio previa prenotazione telefonica od online. Chi partorisce queste ordinanze ha mai lavorato? Si rendono conto dei sacrifici che queste categorie stanno facendo in questo momento?”.

“Con tutti i comparti sotto pressione da mesi, e già impossibilitati a lavorare normalmente per via delle zona Rosse e Arancioni, - concludono Fabrizio Rossi e Bruno Ceccherini - adesso con quest’Ordinanza, tra l’altro diffusa a meno di quarant’ore dalla Pasqua e dalle chiusure, e per di più senza nessun preavviso, ci sembra questo l'ennesimo e irrispettoso schiaffo alle attività commerciali della nostra regione”.