La prossima settimana: 'Ninna nanna grossetana'
“La prossima settimana”: Ninna nanna grossetana, la narcolessia mancata del grossetano lavoratore
Da qualche giorno s’è rinfocolata l’annale polemica estiva sulla musica in centro e di pari passo l’insofferenza dei ragazzi che giocano a basket in piazza Lulli. Mici scappa da ridere molto di gusto da una parte in tanti a lamentarsi che questa città è morta e poi quando da segni di parziale risveglio arrivano giorn alate e sabotaggi per farla ritornare a letto… che gente strana c’è qui da noi. Si parla di turismo, di valorizzare una città che da troppo tempo dorme sonni letargici che non attrae, che manca di spirito di iniziativa dove non viene organizzato mai nulla e poi quando qualche disperato cerca di fare qualcosa partono tuti al contrattacco.
Vigili urbani chiamati a tutte le ore quando c’è una serata in musica, chiamati perché gli avventori del ristorante chiacchierano quando loro devono dormire, oh sembra davvero che a Grosseto tutti lavorino in fabbrica fin dalle 4 del mattino. La realtà amarissima purtroppo è che i grossetani sono una popolazione molto molto paesana e ultraprovinciale, come ho detto e sostenuto più volte il grossetano è tanto atteggiamento esteriore, tanto un “volersi credere”, tanto pesare di essere qualcuno ma sotto sotto è e rimane poco più che un abitante di paese, senza offendere nessuno, un personaggio che fa come il cane “badare” l’aglio non lo mangia e non vuole farlo mangiare.
Anni fa una signora “annaffiò” una band e tutti gli strumenti mentre suonavano in via S. Martino, oggi chiamano i vigili alle 24 e 01 per fare controlli, poi d’inverno quando il centro ripiomba nel torpore a loro congeniale s’in…alberano che bande di scalmanati mettono a ferro e fuoco tutto ciò che trovano nella quiete del loro sonno ristoratore o ancor peggio se ne strabattono di avvisare le FF.OO. anche se vedono e constatano che qualche manigoldo deturpa e spacca tutto … sempre però nel dovuto silenzio. Grosseto purtroppo è una città vecchia dentro, e nonostante i tentativi di farla risvegliare preferisce dormire e bearsi nella più totale “narcolessia” ristoratrice. Parliamo poi di piazza Lulli e del basket altro elemento dolente, dove il campetto è stato rifatto per permettere ai giovani di svagarsi giocando anziché lasciarlo com’era prima, regno di tossici e spacciatori. Anche qui la vena lamentosa dei cittadini ivi residenti la fa da padrone sono “ossessionati” dal rimbalzo del pallone per terra e sul canestro e sono arrivati persino a segare i canestri e a porre in atto altri sfregi a un’opera che permette ai giovani di sfogare i loro istinti in una sana competizione e non nello spaccio e nella droga… ecco cavoli il vero problema giocare a basket procura casino, spaccio e delinquenza procura silenzio e sonno tranquillo mannaggia al comune che non ha tutelato il sonno dei poveri minatori e manovali che si alzano alle 4 per andare sul posto di lavoro.
Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!
Lunedì mattina alle 6 e 30 arriverà il giovanotto quindicenne che con la sua palla ricomincerà a tirare a canestro e Beppe e la sora Marcella si desteranno iracondi perché non hanno finito il loro riposo meritatissimo visto che, da buoni pensionati, la mattina con calma andranno a fare spesa ma solo dopo le otto e non possono essere destati da un cappero di ragazzotto rompipalle… oppure Giovanni e la Lucia sono sempre avvinghiati in giochi alquanto bollenti la notte alle due e sentire il colpo del canestro e il tifo forsennato degli avventori del campino li distrae e perdendo al concentrazione non arrivano al meritato rush finale… E che dire della Signora Matilde che ha appena messo a dormire i pargoli e si vuole godere il silenzio quasi montano di una Grosseto by night ma non le è permesso perché è sabato e fuori infuria una forsennata movida alle 22 della sera… Ma arriverà presto novembre, arriverà dai… quando nel freddo della città dormiente la sig.ra Matilde, leggendo il suo amatissimo libro, sentirà un lontano fracasso della durata di 3 nanosecondi e ne sarà contenta, mica come d’estate quando Bruno del Movida organizza una serata musicale… sto disgraziato. La mattina successiva leggendo il giornale la cara Matilde s’accorge che qual lontano fracasso era dovuto o a un disgraziato che aveva rotto il lunotto a una macchina, o aveva spaccato le fioriere o i tavolini del bar di Bruno… o ancora meglio quattro malandrini se l’erano date di santa ragione per 4 dosi di droga… vabbè ma lei la signora aveva dormito e la mattina, dopo trucco e parrucco, verso le nove porterà i pargoli a scuola tranquillamente. Magari nel pomeriggio parlando con le amiche su whatsapp avrà da ridire sulla delinquenza che serpeggia in centro la notte… Ok dalla città della letargia e tutto passo e chiudo e arrivederci alla prossima dormita…
Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.