"Mani cantanti". Concluso il progetto per la scuola di Marina di Grosseto

Grosseto: Si è concluso con un concerto nel giardino della scuola primaria “Carlo Collodi” di Marina di Grosseto, il progetto MANI CANTANTI, che ha visto la dott.ssa Anna Del Vacchio ideatrice di questa metodologia di canto in Lingua dei Segni, collaborare con l’Istituto Comprensivo “Orsini” di Castiglione della Pescaia e l’Università della Valle d’Aosta che ha avviato un progetto di ricerca per verificare scientificamente le evidenze empiriche riscontrate negli anni passati.

Il progetto di ricerca, partito già nell’anno scolastico 2019/2020 nella scuola primaria di Marina di Grosseto, era stato interrotto dal primo lockdown e quest’anno finalmente ha potuto riprendere le sue attività.

La Lingua dei Segni ha suscitato enorme curiosità nei bambini della scuola di Marina e quelli che avevano già provato due anni fa, sono stati felicissimi di ricominciare.

Mani cantanti è un coro che amplifica la sua espressività traducendo simultaneamente il testo dei brani che canta, anche in Lingua dei Segni. Viene perciò utilizzato un doppio canale comunicativo, quello vocale e quello gestuale. La sperimentazione inoltre è stata realizzata con tutti bambini udenti.

Nell’applicazione scolastica di Mani Cantanti, si era già riscontrata, negli anni passati, un’accelerazione dell’apprendimento dell’italiano per gli alunni non italofoni e una significativa capacità inclusiva per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

L’attività risulta molto coinvolgente per i bambini e la sua pratica consente di sviluppare la coordinazione manuale oltre alla capacità di musica d’insieme, contribuendo ad ampliare la capacità attentiva.

All’evento del coro Mani Cantanti a Marina, oltre alle famiglie degli alunni, era presente anche un pubblico sordo, insieme alla presidente dell’Ente Nazionale Sordi di Grosseto, Alberina Rubegni.

I sordi apprezzano particolarmente l’uso della Lingua dei Segni abbinata alla musica e vedere bambini udenti che “segnano” è, per loro, particolarmente coinvolgente, soprattutto a livello emotivo.

Attraverso questi bambini dunque, si sperimenta un modello inclusivo che non parte dal “bisogno” di comunicare con i sordi, bensì da un bisogno primario di ogni bambino che è quello di comunicare fisicamente anche attraverso la gestualità che, nel caso della Lingua dei Segni è ben codificata e strutturata.

Il prof. Gianni Nuti, Professore Associato di Didattica Generale e Pedagogia Speciale del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta, che coordina il progetto di ricerca su Mani Cantanti, in occasione dell’evento conclusivo di fine anno, ha inviato un videomessaggio di ringraziamento al Dirigente Scolastico dell’I.C. “Orsino Orsini” di Castiglione della Pescaia, prof. Angelo Salvatore Costarella, alla dott.ssa Anna Del Vacchio, direttrice del coro, ai docenti e agli alunni tutti, oltre che alle loro famiglie, per il percorso di avvicinamento alla musica, al linguaggio del corpo e alla Lingua dei Segni, poiché in Mani Cantanti è il pensiero e la corporeità viva che si organizzano nello spazio e nel tempo permettendo alle persone di esprimersi. Qui, secondo il prof. Nuti, ciascuno, quale che sia la sua fragilità, può utilizzare il linguaggio del corpo e anzi l’uso di questo linguaggio che è più diretto perché il corpo è protagonista, può raggiungere dei risultati comunicativi molto maggiori che con il solo uso della parola. Il prof. Nuti ha sottolineato che è proprio questo ciò che è stato dimostrato dalla scuola di Marina in quest’anno scolastico e perciò auspica che si rafforzi e si strutturi sempre più questa collaborazione per trovare le evidenze scientifiche che dimostrino tutto il valore di questa metodologia.

Secondo il professore siamo già nella direzione giusta e il contributo della scuola di Marina è ora quello dei pionieri che vanno per la prima volta in una terra inesplorata, cosa di cui devono essere orgogliosi.

Nonostante il progetto Mani Cantanti quest’anno sia potuto partire solo nell’ultima frazione dell’anno scolastico, si è già mostrato uno strumento di individuazione di fragilità soprattutto di tipo coordinativo fino-motorio e oculo-manuale ed ha senz’altro contribuito a migliorare le capacità di attenzione e concentrazione oltre al controllo della gestualità consapevole di ciascun alunno.

Sarà dunque interessante, negli anni a venire, verificare i benefici comunicativi, coordinativi e attentivi che si potranno registrare proseguendo l’attività corale di Mani Cantanti.