'Ma che storia è?'. Il format per il web che nasce dalla fantasia dei giovani
Da domenica 24 maggio (ore 21.30) al via il gioco ideato dalla parrocchia di S.Lucia a cui si affianca il servizio diocesano di pastorale giovanile. Cinque squadre si “sfidano” a suon di video su alcuni temi proposti, gli spettatori potranno votare da casa, ma il voto del vescovo Rodolfo “potrà confermare o ribaltare il risultato”.Grosseto: Metti un imprevisto e imprevedibile periodo di quarantena provocato da una pandemia; metti che per oltre due mesi anche i ragazzi sono dovuti stare in casa interrompendo ogni contatto sociale diretto a scuola, all’università, in parrocchia.
Metti poi che questo periodo di isolamento ha alimentato nuova fantasia ed ecco che il risultato è: “Ma che storia è?”
E’ questo il titolo dato ad un nuovo format nato dall’inventiva di alcuni giovani e adulti del movimento francescano della parrocchia di Santa Lucia, a cui si è affiancato il servizio diocesano di pastorale giovanile per proporlo a tutta la Chiesa giovane di Grosseto per la “fase 2” della vita ecclesiale locale.
Si tratta di una trasmissione pensata come una sorta di gioco di società on line che sia, al tempo stesso, attività divertente e formativa. Andrà in onda, in diretta sul canale youtube della parrocchia di Santa Lucia ( https://www.youtube.com/c/ParrocchiaSLuciaGrosseto ) a partire da domenica 24 maggio e nelle successive quattro domeniche, sempre alle 21.30.
A condurre ogni puntata, realizzata nei locali della parrocchia di Barbanella, saranno due ragazzi: Benedetta, della Gioventù Francescana, e David dell’Azione Cattolica. Dietro le quinte uno staff di produzione composto da Chiara, Sonia, Niccolò, Michele, Alessia.
Per ogni puntata un tema diverso, che avrà sullo sfondo sempre la figura di Francesco d’Assisi, che era stato scelto dalla pastorale giovanile come compagno di viaggio di questo anno pastorale, che ha avuto un andamento del tutto imprevisto e inatteso. La prima serata, domenica, avrà per argomento: “Dalla prigionia il sogno, prepariamoci per uscire (discernimento, radici, cammino)”.
“L’idea di questo format – raccontano i promotori – è nata nelle difficili settimane del lockdown, quando ogni attività in presenza era impossibile. Ci siamo detti che valeva la pena progettare qualcosa che, sfruttando i social, mettesse in comunione virtuale tutti i giovani della Diocesi in un’attività divertente e formativa al tempo stesso. Il progetto è stato presentato alla consulta diocesana di pastorale giovanile, che lo ha condiviso e ora partiamo”.
Al progetto hanno risposto vari gruppi giovanili della Diocesi, distribuiti in cinque squadre: “San Beppe”; “Gioventù Francescana”; “Noma-Young”; “Seminario vescovile”; “La gang del Cotto-Azione Cattolica giovani Cottolengo”.
Ogni puntata vedrà la presenza fisica nello “studio” ricavato nei locali della parrocchia di Santa Lucia, oltre ai due conduttori, anche di don Stefano Papini che, oltre a fare da spalla ai due giovani presentatori, arricchirà lo spazio con una parte formativa.
Ogni gruppo iscritto, sarà chiamato a confrontarsi e a realizzare una mini-storia, che dovrà essere presentata in un video che, una volta inviato alla redazione tecnica, sarà trasmesso durante la puntata. Ogni storia riceverà un punteggio, frutto dei voti che arriveranno dagli spettatori da casa, mentre al termine della serata il Vescovo si collegherà in videochiamata per dare anche lui il proprio voto che potrebbe “confermare o ribaltare il risultato”, come recita il conduttore di una nota trasmissione tv. La squadra che vincerà il programma si aggiudicherà una chitarra, simbolo per antonomasia dell'attività giovanile nelle parrocchie.
“Questi due mesi di lockdown hanno messo a dura prova tutti, ma hanno anche fatto emergere risorse inattese per reagire e non perdere il desiderio di crescere comunque – commenta don Stefano Papini – I gruppi giovanili della diocesi si sono attrezzati con tutti i mezzi possibili per tenere teso il filo della relazione e della fede e anche questa iniziativa ne è un esempio”.
“Grazie a chi ha avuto questa idea, dedicandoci tempo, passione competenze tecniche – commenta il vescovo Rodolfo – Grazie alle realtà giovanili che hanno aderito, perché sarà un’occasione bella per volgere sempre al bene le difficoltà che viviamo, usando con sapienza i mezzi che ci vengono offerti”.
L’appuntamento naturalmente è per i giovani, ma la visione è rivolta a tutti: basta collegarsi al canale Youtube della Parrocchia di Santa Lucia.