Lega Grosseto: Sanità crisi in Toscana, carenza di presidi emergenza a bordo delle ambulanze 118
Grosseto: La sanità toscana attraversa una crisi sempre più grave, tra debito crescente, carenza di personale e disservizi che mettono a rischio la salute dei cittadini toscani. A denunciare l'ennesima situazione di crisi sono Andrea Maule, commissario provinciale della Lega Grosseto, e Luca Salvadori, membro del direttivo regionale Lega Toscana.
I due esponenti della Lega puntano il dito contro la gestione regionale: "Siamo di fronte a un malgoverno della sanità che ha portato a una carenza inaccettabile di risorse fondamentali, mettendo in pericolo la salute dei cittadini". Uno dei problemi che abbiamo riscontrato riguarda i PET (presidi di emergenza territoriale) in collegamento con le ambulanze del 118, specialmente nella provincia di Grosseto, dove manca il necessario per affrontare le emergenze. "Non è tollerabile che essendoci carenza di medicinali nei presidi di emergenza i nostri operatori del soccorso siano costretti a lavorare senza farmaci o dispositivi medici necessari per il primo intervento", affermano Maule e Salvadori. La situazione è ancora più grave nelle aree periferiche, dove la distanza dai pronto soccorso rende ogni intervento ancora più delicato.
Secondo il commissario provinciale ed il membro del direttivo regionale della Lega, questa emergenza è il risultato di una gestione sanitaria inefficace: "Abbiamo un sistema che spreca risorse e non garantisce neppure l’indispensabile. La Regione deve intervenire subito per rifornire le ambulanze e garantire servizi all’altezza di una sanità pubblica degna di questo nome". La Lega chiede un immediato piano di riorganizzazione per l’approvvigionamento dei farmaci anche verificando i budget destinate alle singole province all'interno della Asl sud-est, oltre a investimenti per migliorare la logistica e il coordinamento dei servizi di emergenza. "Non possiamo più accettare che la sanità toscana venga gestita in questo modo: la sicurezza dei cittadini deve tornare al centro delle priorità", concludono Maule e Salvadori.