‘La prossima settimana...’: piaggeria? atteggiamento consono al politically corrente
di Raffaello Milani Uno dei tanti pregi che dobbiamo riconoscere al nostro popolo è quello di avere una grande considerazione di quello che è il “sentore comune” specie se questo input è ‘europeamente’ riconosciuto e incentivato.
Mi riferisco a ciò che sta succedendo riguardo alle attenzioni più o meno palesi che vengono rivolte alla situazione del popolo ucraino, e al comportamento quasi stucchevole che in qualsiasi situazione si rivolge ad esso pur di “ossequiarlo”, “incensarlo”, e perché no ricompensarlo. Mi pare a dirla tutta che questo atteggiamento oltre a non portare nessun valore ne beneficio sia controproducente. Prendo ad esempio l’Eurovision son contest che si è svolto di recente a Torino dove, a mio modesto parere, la vittoria è stata assegnata più come compenso per la crisi che per una reale merito in fatto di qualità musicale. Piaggeria? Si secondo me si, e ciò non fa che confermare quanto il nostro popolo si faccia condizionare dal sentire comunemente imposto in ossequio al politically correct questo ci squalifica come popolo e come persone senzienti. La canzone che ha vinto di sicuro non era ne bella ne orecchiabile e la dimostrazione è stata che ad oggi praticamente nessuna radio ne altra fonte tiene in considerazione “Stefania” neanche su altri canali internet vi è traccia. Questo fa capire quanto la vittoria sia più legata a fatti ed eventi che a reale merito, tant’è che anch’io che di musica non capisco in pratica nulla ho constatato quanto fosse poco gradevole e interessante quella canzone. Il perché di tutto questo è da ricercare, a mio avviso, nel farsi trainare da quello a cui nostro malgrado siano legati e cioè le imposizioni europee. Sbaglio forse ad estremizzare il concetto ma in moltissimi casi il sentore comune italiano era collimante a quello che le disposizioni europee imponevano così non siamo riusciti a distinguerci in nessun modo per quelle che sono le nostre migliori prerogative. Quello che mi dispiace di più è constatare che se ti distingui dal pensare comune sei additato sempre e comunque come oltranzista e facente parte apertamente della parte da disprezzare di più. No… non è così nella maniera più assoluta, come popolo dobbiamo essere identitari non appiattiti su ciò che tutti vogliono farci sentire, no è assolutamente giusto. Spesso la mattina ascolto trasmissioni radiofoniche fatte da pseudogiornalisti di fama che da quando è iniziata la guerra propinano la solita litania, che per quanto giusto sia il fine andando avanti diventa più un “dovete pensare così” che l’opinione di un “professionista” sulla materia e questo “purtroppo” ha l’effetto di smuovere le opinioni facendole volgere in quel senso. A parte quell’evento canoro ci sono state tantissime altre occasioni che almeno in Italia sono state orchestrate ad uso e consumo della piaggeria pro Ucraina, dallo sport, alle manifestazioni a molto altro oggi si parla solo di referenziare quella bistrattata nazione che avrebbe bisogno di ben altro che questi “insignificanti” riconoscimenti dei quali nessuno si ricorderà nel tempo. Avere una propria posizione ben solida e precisa è a mio avviso di importanze determinante, anche opposta ma deve essere assolutamente propria non clonata da altre simili.
Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!
Quando arriverà la fine di tutto che ci sarà da ricostruire cosa faranno gli stati stranieri? Questa è la domanda che mi sono posto per il domani, e la risposta che mi sono dato e che rispecchia i comportamenti europeo-americani è un assalto all’Ucraina per ri-riscuotere quei fondi che ora sono versati alla nazione. Pensandoci bene dei milioni di miliardi di euro/dollari che le sono stati dati, buona parte andrà in ricostruzione, e neanche tanto semplice, quindi quale miglior mercato in cui fiondarsi sia per dare una mano sia per, perché no, speculare? Questo perché credo sia difficile che il popolo ucraino, sfinito da questa durissima prova, faccia tutto da solo quindi sarà costretto a rivolgersi all’estero e lì che si apriranno le porte di un mare di denaro. Forse mi sbaglierò ma penso di non andarci tanto lontano poiché il business esiste ed è soggetto ad assalti da parte di tutti, Europa e America in primis. Ricordiamoci che nessuno fa niente per niente. Dopo che sarà tutto finito chissà se la promessa di fare l’Eurovision son contest sarà sempre valida o per meglio dire se la saranno dimenticata. A dicembre di quest’anno ci sono i mondiali di calcio al quale spero partecipi la nazionale giallo-azzurra e che se la giochi apertamente, ma non vorrei mai che per essa ci fosse il famosissimo occhio di riguardo che oltre che antisportivo sarebbe davvero assurdo ma non mi stupirebbe che ciò accadesse, d’altronde anche la FIFA ci ha dimostrato in più di un’occasione di essere sensibile a tali atteggiamenti “rispettosi”. Ovviamente è un’estremizzazione ma come si dice anche Arlecchino diceva la verità burlando quini aspettiamo gli eventi, ma soprattutto aspettiamo che finisca questo disastro immane ed il popolo ucraino abbia pace e serenità.
Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.