'La politica vista dai giovani‘: … la magia del calcio
di Lorenzo Lauretano Bentornati a tutti, lettrici e lettori, all'appuntamento con la rubrica "La politica vista dai giovani". Nell'appuntamento odierno tratteremo un argomento inconsueto, forse non direttamente collegabile alla politica, ma che non possiamo di certo ignorare, ovvero la vittoria dell'Italia all'Europeo, avvenuta domenica scorsa.
Una vittoria più che meritata, dopo una partita intensa, durata fino ai rigori. Quest'anno la nazionale italiana c'è stata, un grande ritorno dopo la delusione dei mondiali del 2018 e la nostra mancata qualificazione. Una vittoria che ha ancora più valore, considerando il territorio apertamente ostile nei confronti dell'Italia, con i tifosi inglesi che già credevano di aver vinto l'Europeo, cantando "It's coming home", tatuandosi la coppa o mettendo in una televisione nazionale il conto alla rovescia per la vittoria. Dovrebbero imparare da noi un po' di scaramanzia, a dirla tutta.
E la superbia inglese è stata poi fatale al loro ultimo rigore, tirato sotto la loro curva e non andato a segno. Superbia e mancanza di sportività dimostrata dai giocatori, quando una volta premiati si sono sfilati subito la medaglia d'argento. E dimostrata soprattutto dalla tifoseria che ha cominciato a prendersela prima con i tifosi italiani e la nostra bandiera, poi una volta tornati a casa, si sono riversati sui social ed hanno iniziato a prendersela con i loro stessi giocatori. Possiamo dire con orgoglio di aver dato uno schiaffo morale ed una lezione importante ai signori di Londra.
E alla vittoria della nazionale, l'Italia intera si è riversata nelle strade, nelle piazze delle città. E nel giro di 10 minuti inizia il grande spettacolo di libertà dei festeggiamenti: auto, moto e motorini in giro a suonare clacson, tricolori sventolati in aria. Questa vittoria cade bene, dopo gli ultimi due anni vissuti nella paura del virus e nella clausura delle restrizioni. Gli italiani sono stati finalmente liberi. Liberi di festeggiare, liberi di abbracciarsi, liberi di cantare e di ballare. Liberi, almeno per una notte. E questa è essenzialmente la magia del calcio.
Potranno dirci che una vittoria non risolve i gravi problemi che affliggono la nostra nazione, ma possiamo ignorare questi bastian contrari, controbattendo che una notte di libertà, di piena libertà, ha altrettanto valore. Il significato intrinseco di questa vittoria ha un valore morale non quantificabile. E solo noi sappiamo quanto ne avessimo bisogno. Chi vi scrive spera che la nostra nazione segua la felice parabola della nazionale. Un grande ritorno di una grande Italia, che si risolleva dopo un periodo buio e torna protagonista in Europa e nel mondo. Che questa vittoria sia di buon auspicio per il nostro futuro e che sia l'inizio della rinascita della Nazione. Avanti tutta, Italia!
E con questo auspicio vi lascio, dandovi appuntamento tra due settimane con "La politica vista dai giovani".