‘La Parola agli Adolescenti’: … la moto
“La parola agli adolescenti" la rubrica quindicinale di MaremmaNews dedicata ai giovani. Una rubrica scritta da loro stessi. Un modo per confrontarsi, scambiare opinioni, raccontare qualcosa, insomma interagire. Un modo per capire il mondo degli adolescenti di oggi e parlare dei loro sogni.
Oggi a parlare di un desiderio che accomuna tanti ragazzi, LA MOTO, è Giacomo, che frequenta la prima superiore a Grosseto.
PERCHÉ LA MOTO? "Finalmente sono riuscito a farmi comprare la moto dai miei genitori".
“La moto è il regalo di Natale che (penso) tutti vorrebbero, riesce a regalarti emozioni uniche che altre cose non possono regalarti e chi dice il contrario non ha mai guidato una moto in vita sua.
Ci sono persone che sono cresciute con i motori e hanno coltivato una passione che hanno portato fin da grandi, ci sono persone che invece con le moto sono diventati qualcuno, ad esempio Valentino Rossi o altri piloti di MotoGP o di F1, che hanno milioni di fan che voglio essere come loro e che come loro coltivano questa passione.
Le emozioni che riesce a darti la moto sono la cosa più bella per un appassionato, anche solo portare moto ad una velocità elevata per pochi secondi riesce a lascarti un ricordo indelebile”.
Che la moto sia una passione per i giovani, è cosa saputa , anche alcune frasi famose lo confermano, come : “L’unica cosa migliore di una moto da strada… è una donna che ne guida una”.
E’ altrettanto vero, che la passione deve andare di pari passo con la prudenza, con la consapevolezza, questo è il messaggio che vogliamo lanciare ai ragazzi quando guidano una moto.
"La moto non è solo un pezzo di ferro, anzi, penso che abbia un’anima perché è una cosa troppo bella per non avere un’anima. La moto è come una bella donna, delle volte è arrabbiata, delle volte ti dà grandi soddisfazioni, ma devi sempre stare attento a non farla arrabbiare". (Valentino Rossi)
Ringraziando Giacomo, vogliamo concludere con una frase altrettanto significativa sulle moto: “La strada non è un circuito, il ginocchio in terra lasciamolo alla pista.”