Incendi in Toscana: allerta massima, Coldiretti annuncia stop agli abbruciamenti

L'anticiclone africano anticipa al 21 giugno il divieto di bruciare residui agricoli e forestali su tutto il territorio. Coldiretti lancia l'allarme: 25 mila ettari di bosco in fumo in vent'anni.

Firenze: E’ già allerta massima per il rischio incendi in più di metà della regione. Situazione da bollino rosso nelle zone di costa, Livorno, Grosseto, Pisa, ma anche nelle aree interne, Prato e Firenze dove il pericolo è molto alto secondo l’ultimo bollettino del Lamma. Ci sono già le tutte le condizioni favorevoli – caldo, bassa umidità, piogge scarse o assenti – per l’innesco di incendi. Le temperature bollenti portate dall’anticiclone africano non ci lasceranno molto presto e non sono previste piogge tali da abbassare la colonnina nelle prossime settimane. Previsione che hanno costretto la Regione Toscana a far scattare per precauzione in anticipo, già dal prossimo 21 giugno, il divieto di abbruciamenti su tutto il territorio. Lo stop durerà fino al prossimo 31 agosto 2025, salvo proroghe. A renderlo noto è Coldiretti Toscana che ricorda come l’agricoltura sia il settore più direttamente coinvolto dagli incendi che negli ultimi venti anni hanno divorato oltre 25 mila ettari di bosco causando danni a produzioni, strutture e biodiversità. Eventi che hanno un costo diretto anche per la comunità: 10 mila euro ad ettaro tra operazioni di spegnimento e ripristino ambientale.

“Gli incendi boschivi sono una conseguenze dei cambiamenti climatici in atto i cui effetti sono sempre più devastanti per il nostro ecosistema e per la tenuta idrogeologica di montagne e colline. Ogni ettaro in fumo è un danno ambientale, economico e sociale. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – E’ risaputo che la presenza degli agricoltori nei territori che sono stati investiti dal fuoco ha limitato i danni e permesso ai soccorsi di spegnere le fiamme più rapidamente. Laddove invece i terreni erano abbandonati le fiamme hanno trovato le condizioni ottimali anche aiutate dal vento; sono il primo fronte e possono fornire quella tempestività nelle segnalazioni e conoscenza del territorio che può fare la differenza nel salvare i nostri boschi ed evitare che le fiamme lambiscano gli abitati e si propaghino mettendo in pericolo la comunità. In questo senso è fondamentale accelerare sul progetto dei piccoli invasi aziendali la cui funzione non è solo quella di raccogliere le piogge da destinare all’irrigazione delle coltivazioni ma di mettere a disposizione dei soccorritori, in prossimità degli eventi, acqua per circoscrivere e limitare l’impatto dei roghi”.

Ma anche i cittadini possono avere un ruolo chiave nella prevenzione e nella deterrenza di questi fenomeni che sono spesso accidentali, dovuti all’imprudenza, ma sei volte su dieci sono purtroppo dolosi. Ai fini di sensibilizzare i cittadini Coldiretti Toscana ha elaborato un utile vademecum per evitare di creare tutte quelle condizioni che potrebbero aiutare l’attivazione di incendi. La prima regola è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse. Soprattutto nelle campagne - precisa Coldiretti Toscana - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre - continua Coldiretti Toscana - non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio - consiglia Coldiretti Toscana - non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che - conclude Coldiretti Toscana - un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

Per informazioni www.toscana.coldiretti.it