Il Dipartimento Regionale Toscano Scuola e Istruzione Fratelli d’Italia al fianco dei docenti di terza fascia
Intervento di Michela Senesi, Responsabile del Dipartimento Regionale Toscano Scuola e Istruzione Fratelli di d'Italia, ed Elena Bardelli, Responsabile Scuola e Istruzione per la Provincia di Pistoia.Firenze: “In quest’ultimo periodo si sono susseguite proteste e agitazioni di associazioni di docenti di terza fascia, passate totalmente in secondo piano o addirittura ignorate dai mass-media, a causa della emergenza Coronavirus, contro la decisione del ministro Azzolina di prorogare di un anno l’apertura e l’aggiornamento delle graduatorie d’Istituto.
Teniamo a ricordare che Fratelli d’Italia è sempre stato a favore della riapertura delle graduatorie, a partire dalle GaE (graduatorie ad esaurimento). Anche oggi siamo al fianco di questi precari della scuola chiedendo l’apertura e l’aggiornamento delle graduatorie d’Istituto, affinché non siano resi vani gli sforzi e i sacrifici di tanti docenti di terza fascia che, nell’attesa, per aumentare il loro punteggio, hanno approfondito le loro competenze professionali conseguendo nuovi titoli -dichiarano Michela Michela Senesi, Responsabile del Dipartimento Regionale Toscano Scuola e Istruzione Fratelli di d'Italia, e Elena Bardelli, Responsabile Scuola e Istruzione per la Provincia di Pistoia-Se le graduatorie saranno bloccate, le assunzioni per le supplenze del prossimo anno scolastico rimarranno in larga parte in balia di quello strumento arbitrario e poco trasparente che sono le MAD (Messa a disposizione).
Fratelli d’Italia inoltre, in alternativa ai concorsi che si dovrebbero tenere ancora in piena emergenza sanitaria e che comunque non si potrebbero concludere prima dell'inizio della scuola, continua a proporre la stabilizzazione dei precari con almeno 36 mesi di servizio, previo corso abilitante telematico. Sul lavoro dei docenti di terza fascia, chiamati in servizio per le supplenze, si è retta fino ad oggi la Scuola pubblica italiana; per questo, il trattamento riservato loro anche da questo governo è ingiusto e insensato. A tal proposito in Senato sono pronti gli emendamenti dei nostri parlamentari al Decreto Scuola, in attesa della sua conversione in legge”.