Edilizia Scolastica: la comunicazione della Giunta

L’assessore Cristina Grieco illustra i fondi regionali stanziati nel corso della legislatura e gli impegni previsti nel triennio 2020-2022.Firenze: Oltre 16milioni per 79 interventi. A tanto ammonta il finanziamento che la Toscana ha stanziato per l’edilizia scolastica in questa legislatura e nel triennio 2020-2022 in bilancio regionale sono già pronti 4milioni e 700mila euro da impiegare per interventi urgenti. A fotografare la situazione, l’assessore Cristina Grieco nella comunicazione resa al Consiglio.

Lo sforzo portato avanti dall’Esecutivo a guida Enrico Rossi viene tradotto con “l’annuale spostamento di risorse destinate a soddisfare le richieste presentate dagli Enti locali” e conferma “l’impegno programmatorio” su un patrimonio edilizio costituito per oltre il 70 per cento da strutture costruite prima del 1975. Come sottolineato dall’assessore, “la Toscana è tra le regioni con edifici scolastici più vecchi e c’è quindi un enorme lavoro da fare”. “Nel primo decennio degli anni 2000 – osserva l’assessore – le risorse per il settore si sono dimostrate esigue e non sufficienti a garantire adeguata manutenzione”.  Anche grazie alla collaborazione tra Conferenza delle Regioni (la Toscana è coordinatrice per il settore edilizia scolastica) e Stato, “dal 2015 si può intervenire in modo strutturato e programmato” per l’adeguamento delle strutture su tutti i fronti della sicurezza. Come spiegato da Grieco: “Dopo anni di carenza di interventi strutturali, si accoglie con favore il ripristino dei piani triennali, per stabilire anche i criteri di intervento, da focalizzare sulla sicurezza”.

In Toscana si contano 2mila 777 edifici che ospitano scuole statali; di questi 169 risultano essere palestre e 241 non sono attivi perché in ristrutturazione, in costruzione o inseriti a sistema per poter richiedere finanziamenti. Per l’anno scolastico in corso, risultano attivi 3mila 221 plessi.

Dal 2015 al 2019, specifica l’assessore, sono stati finanziati 79 interventi (64 di competenza dei Comuni e 15 delle Province) così suddivisi: in 66 casi le risorse sono state già assegnate per riaperture di scuole totalmente o parzialmente chiuse; 5 interventi sono serviti per il noleggio di strutture provvisorie per edifici chiusi e per i quali non c’erano strutture di collocamento idonee. Con fondi straordinari messi a disposizione con legge, sono stati finanziati 8 interventi per un totale di 5milioni e 400mila euro. Nel triennio 2020-2022, oltre ai 4milioni e 700mila euro inseriti a bilancio, si prevedono 132mila euro per locazione o acquisto di strutture provvisorie. Oltre a quelli già stanziati ci sarebbe bisogno, secondo Grieco, di ulteriori finanziamenti. Sul fronte della questione amianto, l’assessore ha parlato di una scheda dettagliata, che permetterà interventi mirati.

Una precisazione: le Regioni non hanno competenza come enti finanziatori, solo la Toscana dedica risorse per interventi in somma urgenza. La manutenzione ordinaria spetta a comune e provincia, a seconda del plesso di riferimento.

Fotografata anche la situazione dei fondi statali e in particolare le programmazioni triennali dei ‘Mutui Bei’ che la Toscana ha tradotto in piani di riparto per priorità su adeguamento antisismico e interventi su scuole secondarie di secondo grado, che risultano essere “quelle maggiormente bisognose di interventi, viste le difficoltà delle amministrazioni provinciali”, spiega l’assessore. La programmazione regionale ha consentito il finanziamento di 33milioni e 400mila euro per 153 opere a favore di scuole innovative, poli per l’infanzia innovativi e piccoli interventi antincendio. Grazie al piano ‘Mutui Bei’, nel triennio 2015-2017 sono state finanziate 212 opere per un totale di 155milioni e 400mila euro; la programmazione 2018-2020 conta invece 28 interventi per 134milioni e 800mila euro sull’annualità 2018 e una prima parte del 2019.