Donatella Spadi PD: 'La Toscana colma un vuoto legislativo sul fine vita"
Donatella Spadi PD: "Come medico ho vissuto queste sofferenze, sono orgogliosa che la nostra Regione dia risposte concrete'"
Firenze: Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una legge innovativa sul fine vita, ponendo la nostra regione all'avanguardia nel garantire il diritto all'autodeterminazione dei cittadini, in linea con le indicazioni della Corte Costituzionale.
“La proposta di legge, che abbiamo approvato dichiara la consigliera PD Donatella Spadi, presentata dall'Associazione Luca Coscioni, ha seguito un iter approfondito all'interno della 3ª Commissione Sanità, durante il quale sono stati ascoltati numerosi esperti, tra cui costituzionalisti, direttori generali delle ASL e rappresentanti dei comitati pro vita. Questo percorso ha permesso di arricchire il testo con contributi eterogenei, garantendo una normativa equilibrata e rispettosa delle diverse sensibilità.
La legge si fonda sulle sentenze della Corte Costituzionale n. 242/2019 e n. 135/2024, che hanno delineato le condizioni in cui il suicidio medicalmente assistito non costituisce reato. In particolare, la normativa toscana definisce le procedure e i tempi per l'assistenza sanitaria regionale, assicurando che le tre ASL della regione adottino un comportamento uniforme, garantendo equità e uguaglianza a tutti i cittadini.
Un aspetto fondamentale della legge, prosegue Spadi, è la copertura finanziaria: la Regione Toscana si farà carico completamente dei costi, inserendo la procedura tra le prestazioni extra LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Ciò significa che il percorso sarà totalmente gratuito per i richiedenti, eliminando ostacoli economici che potrebbero limitare l'accesso a questo diritto.
Come medico di emergenza-urgenza, continua Donatella Spadi, ho vissuto in prima persona le sofferenze dei pazienti e delle loro famiglie. Questa legge offre a coloro che affrontano situazioni di estrema difficoltà la possibilità di accedere a procedure con tempi certi, senza dover ricorrere al Tribunale per ottenere un trattamento già riconosciuto dalla Corte Costituzionale.
È importante sottolineare che la legge rinnova l'impegno a garantire e potenziare le cure palliative, riconoscendo la loro importanza nel lenire le sofferenze dei pazienti. Tuttavia, esistono differenze significative tra la sedazione palliativa e il suicidio assistito. La prima mira a ridurre la vigilanza del malato per alleviare sintomi intollerabili, con procedure che possono durare giorni; il suicidio assistito, invece, comporta una tempistica molto più breve, nell'ordine di pochi minuti. Inoltre, i pazienti che richiedono il fine vita medicalmente assistito spesso soffrono di patologie diverse da quelle oncologiche, come malattie neurodegenerative o gravi esiti da trauma.
Con l'approvazione di questa legge, la Toscana diventa la prima regione in Italia a dotarsi di una normativa sul fine vita, colmando un vuoto legislativo nazionale e offrendo una risposta concreta alle esigenze dei cittadini. Questo risultato, conclude la consigliera PD, è frutto di un dibattito maturo e rispettoso, che ha visto i consiglieri affrontare l'argomento con la delicatezza e la serietà che merita.
Esprimo profonda soddisfazione per questo traguardo, che rappresenta un passo significativo nel riconoscimento della libertà di scelta individuale e nel rispetto della dignità della persona, in conformità con le indicazioni della Corte Costituzionale.”