Dal PCI Colline Metallifere riflessioni sul voto

Massa Marittima: «Partiamo dalle europee. Un voto - si legge nella nota della Segreteria PCI Colline Metallifere - che premia ancora l’astensionismo. Nei partiti tra i quali in pochi, come consuetudine, sono gli sconfitti, proseguono le solite dichiarazioni che scavalcano ogni possibile seria analisi del voto.

Fratelli d’Italia fagocita i voti della Lega a destra, mentre a sinistra il PD fa altrettanto con i pentastellati.

Forza Italia cresce a destra e AVS è l’unico tra i risultati più positivi. Male la sinistra che stenta ancora a unirsi e si disperdono così energie utili per la costruzione di un’alternativa.

A livello provinciale due sono i risultati che fanno la differenza. Il primo e più clamoroso è la vittoria del centrodestra a Follonica che condizionerà tutti gli equilibri in ambito zonale e quelli indiretti nelle partecipate, un vero fulmine a ciel sereno che nessuno si aspettava.

L’altro risultato a sorpresa è quello di Scarlino dove vince la Travison che in molti davano sconfitta.

Sembrava un risultato scontato soprattutto grazie alla spaccatura nel centrodestra ed invece non è andata così. Quali le motivazioni? A mio modesto avviso è stato premiato il lavoro di una sindaca che si è spesa sul territorio ed ha acquistato quella fiducia che i cittadini non trovano più nella politica e che invece, in questo caso, l'hanno trovata nella persona.

Pensiamo alla Venator, all'ambulatorio sul Puntone, al servizio urbano gratuito per favorire chi ha problemi di mobilità, questi alcuni esempi che motivano il perché abbia vinto e con merito.

Poi c’è Massa dove a vincere sono state le divisioni. In primo luogo va preso atto della sconfitta della lista Vivere Massa, una lista vicina a noi come PCI rimasta al palo in una campagna elettorale che ha visto poca sostanza e molto lavoro di porta a porta ma non nei contenuti ma sui personalismi.

Abbiamo, sempre come PCI, il rammarico di avere fatto per 5 anni opposizione vera e abbiamo dato credito negli ultimi 2 anni, alla costruzione di un progetto alternativo dove centrali fossero i problemi della città, delle frazioni e del territorio e non le parti e le persone. Su questi siamo stati smentiti, evidentemente interessavano da ambo le parti il pacchetto di voti, seppur ritenuto limitato ma importante per sventolare la bandiera di quel o l’altro partito.

Il centro destra è comunque quello che ha compiuto il capolavoro. Due candidati civici che hanno esposto simboli di partiti si sono presentati divisi e in questo sta il capolavoro politico. Sì perché se avessero costituito un fronte unitario avrebbero senz’altro catalizzato maggiore consensi e mandato a casa il PD, questo dicono già i numeri ottenuti nella tornata elettorale da Poli e Mazzocco se sommati.

Ci sarebbe da dire altro ancora sulle voci di tradimenti, speculazioni, accordi sottobanco ma il tutto lascia il tempo che trova. Certa è una cosa che il futuro di Massa è stato venduto per qualche posto in consiglio e da ora in poi magari evitiamo di lamentarci in piazza se le cose non andranno bene perché questo è il risultato che qualcuno ha voluto.

Intanto buon lavoro a Irene Marconi e agli eletti, tutti».