Cyberbullismo e Challenge, mozione per la lotta al contrasto
Grosseto: Il Gruppo Misto di Minoranza torna a parlare dei nuovi pericoli per gli adolescenti. «Ritorniamo a parlarne in sala consiliare - afferma Rita Bernardini Consigliere comunale del GRUPPO MISTO DI MINORANZA - con una mozione che promuove il contrasto del cyberbullismo e delle challenge. Anche la parte politica deve dare un contributo concreto per abbattere ogni forma di violenza, online ed offline. Dobbiamo sensibilizzare le nuove generazioni e dare voce ad una piaga sociale ancora oggi troppo diffusa.
Il cyberbullismo, una forma di bullismo digitale troppo spesso sottovalutata della nostra società, e che colpisce maggiormente i più giovani. Il fenomeno, molto ampio e frastagliato, è la traduzione di una frattura in un processo comunicativo e culturale complesso, tra utenti, strumenti digitali e linguaggi.
Con la mozione si promuove una SENSIBILIZZAZIONE E COMUNICAZIONE PER UN’INFORMAZIONE SOCIALE non solo di bullismo e Cyberbullismo. Basti pensare che un ragazzo su 5 è coinvolto in challenge online. Sfide estreme e prove di resistenza ad alto tasso di rischio rappresentano i nuovi pericoli della navigazione in rete dei ragazzi,si tratta di fenomeni che rappresentano l'evoluzione del Cyberbullismo. Queste prove online coinvolgono, in genere, persone che si filmano mentre fanno qualcosa di difficile e che condividono online i video per incoraggiare gli altri a ripetere le stesse azioni.
Ma il dato più allarmante riguarda chi dalle parole è passato ai fatti: tra i ragazzi "informati", quasi 1 su 5 - il 18% - afferma di aver anche partecipato al "gioco".
Quali sono le motivazioni che attirano gli adolescenti nella trappola delle Challenge online? Da una studio è emerso che:
- il 56% vuole fare un video da far diventare virale online,
- il 10% vuole divertirsi in modo alternativo,
- l'8% provare la sensazione di incoscienza promessa,
- il 5% stare male per saltare qualche giorno di scuola,
- il 21% non sa dare una giustificazione.
Sentirsi parte di un gruppo, cercare di attirare l'attenzione, ma soprattutto, l'esigenza di andare oltre la normalità – anche a costo di compiere atti di sfregio ai danni di Scuola, Famiglia, Istituzioni, diventando protagonisti di esperienze adrenaliniche. Bisogna quindi sensibilizzare i ragazzi sui rischi ai quali si espongono partecipando alle Challenge. Prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di comportamento degli adolescenti: chiusura, mancanza di comunicazione, atteggiamenti aggressivi immotivati, insonnia, inappetenza, variazioni significative nel peso, atti di auto lesionismo.
Monitoraggio dell'uso di Social e App per aiutare i ragazzi a intercettare i canali pericolosi: è importante che gli adulti non si lascino ingannare dalle competenze tecnologiche dei figli perché queste non sempre vanno di pari passo con la capacità, legata alla maturità cerebrale, di comprendere i rischi di alcune proposte. I ragazzi - illusi dal fatto che "lo hanno fatto altre persone" - rischiano di non riuscire a valutare i pericoli in cui incorrono. L'idea di poter controllare sempre la situazione è illusoria.
Con la mozione - conclude Rita Bernardini - si invita l’amministrazione a fare campagne di sensibilizzazione verso questo problema e a istituire un tavolo di lavoro per monitorare la situazione nella nostra città».