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Cultura: al lavoro per una riforma del sistema
Uditi, nella commissione consiliare guidata da Cristina Giachi (Pd), il Coordinamento delle compagnie teatrali e gli operatori toscani dei Festival; approvata una proposta di risoluzione sulla promozione della lettura nelle scuole e sulle uscite didattiche. di Paola Scuffi
Firenze: Ancora una giornata di ascolto per la Commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali, guidata da Cristina Giachi (Pd), che ieri ha incontrato il Coordinamento delle compagnie teatrali della nostra regione e gli operatori toscani dei Festival, per uno sguardo attento sul recente passato ma soprattutto per dare forza al sistema culturale toscano.
Come sottolineato nel corso della seduta, la situazione emergenziale legata al Covid, oltre ad aver fermato tante iniziative, ha anche portato una nota positiva: la costituzione del Coordinamento di tutte le compagnie teatrali e di danza della Toscana, insieme come tante “piccole botteghe artigiane che vivono del loro mestiere”, così come i protagonisti dei Festival dal vivo, la cui rete è un elemento di forza che caratterizza il territorio.
Quali le urgenze per queste categorie? Prima di tutto bandi e contributi triennali e non annuali, per un comparto che necessita di organizzarsi per progettare al meglio; forme di sostegno immediate capaci di intercettare questo mondo e di coniugare cultura, socialità e turismo; semplificazione negli iter di elargizione dei contributi e di rendicontazione dei bilanci, accanto all’incentivazione dei bandi europei; tavolo di confronto permanente con la Regione e vicinanza della stessa a tutto il sistema.
Solo un dato: le risorse destinate ai Festival dal vivo sono passate da 1milione e 480mila euro nel 2007 ai 455mila a partire dal 2017 e – nonostante questo e l’emergenza pandemica – il 51 per cento delle manifestazioni estive si sono svolte, grazie alla adesione delle pubbliche amministrazioni.
“Sarebbe un peccato non mantenere in Toscana e tenere alto il primato di questa fioritura di eventi – è stato ribadito – che hanno una ricaduta importante sul territorio, dal turismo all’indotto, passando dalle maestranze e da tutte le professionalità del comparto”. Da qui la richiesta di una strategia politica adeguata e rispondente ad una visione ampia del settore della cultura e dello spettacolo, per far crescere e rafforzare il sistema nel suo complesso.
La risposta della V Commissione è arrivata forte e chiara. La presidente Giachi ha ricordato il lavoro per la riforma della recente legge 22, precisando che il Bando del Consiglio regionale per i ristori non è ancora uscito e terrà conto di tutti gli input scaturiti da questa campagna di ascolto, a partire dall’eliminazione dei codici Ateco. Quanto agli aiuti strutturali, si auspica di arrivare al finanziamento del settore cultura già con la legge di bilancio e non con le successive variazioni. Sulla legge 22 “I ristori sono previsti prioritariamente per i singoli, ma non manca neppure una virata sulle progettualità creative, che possono abbracciare le compagnie”, ha assicurato la presidente, che ha chiuso con una nota di speranza: “la piega che sta prendendo la next generation eu ci potrebbe aiutare a superare le lungaggini burocratiche, per arrivare a bandi sempre più snelli”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la vicepresidente Luciana Bartolini (Lega): “Stiamo ascoltando tutti i settori della cultura col massimo interesse, capiamo difficoltà ed esigenze, e ci impegniamo a lavorare insieme; l’esistenza della nostra commissione, in questa legislatura, è già un punto di forza; la speranza è che il primato toscano dello spettacolo dal vivo e l’eccellenza della rete teatrale non vengano meno”.
Solidarietà a tutti gli operatori del settore è stata espressa da Silvia Noferi (M5S): “Mi unisco all’appello di tutti voi e credo non manchi la sensibilità della Regione, che magari dovrebbe guardare di più alla teatralità diffusa rispetto ai grandi teatri, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo, dove c’è urgente bisogno di socialità, indispensabile per uscire dalla crisi”.
Solidale con tutti gli intervenuti anche Gabriele Veneri (FdI) che, dopo aver registrato la necessità di un piano strategico adeguato, si è augurato che “nel prossimo futuro si mettano in campo energie concrete per aiutare tutti questi operatori”.
“Grazie a questa commissione ho apprezzato il lavoro dell’intero settore culturale e abbiamo l’occasione di rilanciarlo insieme – ha commentato la consigliera Elena Rosignoli (Pd) – la cultura è davvero una delle poche cure che aiuta a superare questi difficili momenti”.
I lavori, infine, si sono chiusi con l’approvazione, all’unanimità, di una proposta di Risoluzione d’iniziativa della commissione “In merito al rafforzamento delle attività di promozione della lettura nelle scuole e alla possibilità di consentire le uscite didattiche per l’accesso ai musei del proprio territorio”, che andrà all’esame dell’Aula la prossima settimana.