Covid 19. 'Sbagliato equiparare contagio ad infortunio sul lavoro'
Giovanni Lamioni, Confartigianato Imprese Grosseto interviene sulle polemiche causate dal decreto Cura Italia. Grosseto: In vista della completa riapertura delle attività produttive prevista dalla Fase 2, il presidente di Confartigianato Imprese Grosseto Giovanni Lamioni chiede che il Governo faccia chiarezza sulle norme del Decreto Cura Italia in merito alla responsabilità dei datori di lavoro in caso di contagi tra il personale.
L’articolo 42 del decreto ha previsto che nel caso in cui in azienda venga accertato un caso di contagio, l’Inail dovrà assicurare al lavoratore le tutele previste dalla legge in caso di infortunio sul lavoro.
“ E’ una norma sbagliata, afferma Lamioni, perché si presume che il contagio sia avvenuto in azienda. E’ indubbio che il lavoratore debba essere tutelato ma la norma deve essere modificata perché non è chiara e i datori di lavoro rischiano di dover ingiustamente sostenere oneri legali.
E’ molto difficile capire in quale contesto una persona possa essere stata contagiata- prosegue Lamioni- è quindi follia che l’Inail apra automaticamente un fascicolo per infortunio sul lavoro in caso in cui un lavoratore risulti essere contagiato. Deve essere il lavoratore ricorrente a provare, attraverso una perizia ambientale, che l’ambiente di lavoro fosse a rischio contagio. Solo allora dovrebbe aprirsi il procedimento a carico del datore di lavoro ”.
Giovanni Lamioni aggiunge: “ Gli imprenditori devono riaprire le loro aziende nelle enormi difficoltà di una crisi sanitaria ed economica. Devono sostenere ingenti spese per adeguare i locali, per le sanificazioni e fare i conti con la crisi della liquidità. Occorre chiarezza. Non bastano circolari e note stampa, si chiarisca espressamente con una norma”. Conclude il presidente di Confartigianato Imprese Grosseto: “Su questa battaglia non lasceremo soli i nostri imprenditori, la sosterremo in tutte le sedi, anche con una manifestazione a Roma appena le condizioni lo consentiranno”.