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Covid-19 e Fase 2. Come è stata vissuta la 'ripartenza' nei risultati del sondaggio di Maremmanews
di Maria Francesca Aramini Grosseto: Lunedì 18 maggio è scattata la riapertura, limitata, ma sempre riapertura. Nominata Fase 2, e questo mi ha fatto sorridere perché sembra di essere come la Luna, cambiano le fasi, a volte si è nella parte buia, ma restiamo sempre quelli nonostante tutto.
Il sondaggio che vi stiamo proponendo evidenzia la nostra e vostra voglia di normalità, consapevoli dei rischi di contagio che ancora esistono. Le persone sono stanche, sfiduciate e molti cominciano a pensare, come abbiamo visto nel sondaggio precedente, che siamo stati chiusi troppo a lungo. La consapevolezza della situazione da parte delle persone, ce lo dice il 51,58%, vorrebbe la riapertura differenziata per regioni; è lapalissiano che le nostre bellissime Regioni hanno peculiarità diverse e non solo, ma che hanno subito il Virus in modo più o meno drammatico e diverso. Mi sorprende positivamente che i cittadini capiscano meglio la situazione, rispetto a chi deve prendere decisioni che li coinvolga.
L’opinione di molti è che per fortuna ci sono i Governatori i quali, vivendo la realtà del territorio, sono meno propensi ad attuare le aperture e le regole tutti allo stesso modo; differenziarne alcune per affrontare il Coronavirus che ancora aleggia tra di noi. Notevole anche la percentuale di chi vorrebbe un’apertura da parte di tutti, ben 32,63%, che non è una percentuale irrisoria; questa fascia di votanti si sente un po’ come se si fosse passati dall’aggressione del virus alla condanna ai domiciliari e ora al ruolo di sorvegliati speciali. Scusate la facezia ma un sorriso non guasta mai!
C’è molta confusione ai piani alti e la gente, per una un buona parte, vorrebbe dire basta a tutte queste limitazioni e vorrebbe tornare alla normalità. Ho chiesto a qualche signora, mentre ero in fila per la spesa, come mai vorrebbe che si riaprisse tutto. Dalle risposte ne ho tratto una conclusione abbastanza sorprendente: pensano che il Virus ha colpito anche gente che non aveva mai contravvenuto alle regole, che è stata chiusa in casa ed è stata infettata ugualmente, mente i suoi congiunti non ne sono stati colpiti, e nessuno spiega loro come possa essere successo. Da qui un fatalismo che, dicono i competenti, deriva dalla voglia di mandare tutto al diavolo e vada come deve andare. Pericolosa reazione? Può darsi, ma sinceramente non mi sento né di approvare né di condannare, come la reazione dei giovani in questi giorni, comportamenti che hanno sollevato molte polemiche. Ripenso a quando avevamo la loro età, come avremmo reagito noi? Quanti errori si fanno da giovani e quante pazzie che non faremmo da adulti, ma l’incoscienza della gioventù è un enigma, da grandi rimpiangiamo quei momenti di dolce follia e ci chiediamo se potendo tornare indietro rifaremmo gli stessi errori. Controlliamoli, diamo loro speranza, e stiamo loro vicini, ora più che mai hanno bisogno del sostegno e della guida dei genitori, anziché farli sentire colpevoli dobbiamo non farli sentire mai soli, la famiglia è il miglior rifugio in una situazione confusa e difficile.
Ma torniamo al nostro sondaggio; chi vorrebbe una riapertura scaglionata per settori è solo il 8,42%, e ci chiediamo se sono loro i saggi, chissà! Di certo ne avremo conferma o smentita in seguito augurandoci questo futuro non sia troppo lontano.
Per ultimi ci restano i categorici convinti che si sarebbe dovuto aspettare per la riapertura, un 7,37% che però non sa spiegare fino a quando.
Mi corre l’obbligo di ringraziare i lettori che hanno partecipato al sondaggio, che come potete veder ci permette ogni giorno di avere il polso della situazione. Adesso vogliamo capire se, dopo questa tanto attesa Fase 2 della ripresa, siete pronti per riprendervi la vostra normalità tornando a frequentare i luoghi della vostra città, con prudenza, con consapevolezza, ma facendo in modo che l'economia torni a girare.
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