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Coronavirus: Giani, serve differenziare su base regionale la riapertura delle attività
In vista del decreto di maggio, il presidente del Consiglio regionale rivolge un invito al governo: "Non congruo applicare le stesse regole per regioni con situazioni sanitarie diverse ed è necessario dare risposte immediate agli operatori del settore balneare" Firenze: "Spero che il prossimo decreto del governo, il cosiddetto decreto Maggio, che si sta trascinando da alcuni giorni, tenga conto, nel fissare le regole per la Fase 2, della situazione sanitaria nelle diverse realtà regionali.
Penso, ad esempio, che in Toscana si potrebbe anticipare la riapertura di alcune tipologie di attività che invece il governo fissa in date uguali per tutto il territorio nazionale". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che in questi giorni di lenta e progressiva ripresa delle attività, dopo il lockdown imposto dall'emergenza Covid 19, è in costante contatto con amministratori locali e soggetti economici della Toscana.
In vista del nuovo decreto, il presidente Giani invita il governo a tener di conto di due necessità fondamentali: definire le riaperture con un calendario differenziato tra le regioni e occuparsi da subito del settore del turismo, in particolare agli operatori del settore balneare.
Rispetto alle riaperture di alcune attività, il presidente dell'Assemblea Toscana auspica che "il decreto valorizzi misure di carattere regionale, perché in rapporto alla situazione sanitaria delle singole regioni ciò che è stato finora prospettato è penalizzante per alcuni territori. Non appare congruo, infatti, che valgano le stesse regole sia per la Toscana, che oggi registra solo 26 nuovi contagi, che per la Lombardia e il Piemonte dove i casi di nuovi contagi sono ancora centinaia". Sulla base di ciò, e sempre in presenza delle misure di sicurezza necessarie, Giani avanza la proposta che in Toscana bar e ristoranti, così come i parrucchieri e i saloni per la cura della persona, possano riaprire lunedì 18 maggio e non il primo di giugno come annunciato dal governo; per il commercio al minuto propone di anticipare la riapertura a lunedì 11 maggio, ad ora prevista, invece, per lunedì 18 maggio.
Riguardo al settore del turismo, il presidente Giani afferma "che non è pensabile che ad oggi non siano ancora state definite le linee guida per consentire di poter organizzare la prossima stagione balneare ai concessionari degli stabilimenti e ai Comuni per quanto riguarda a fruizione, in sicurezza, delle spiagge attrezzate così come delle spiagge libere".
Secondo Giani è dunque possibile anticipare la ripresa su base regionale. "Ci sono le condizioni - spiega, - perché il paese sta affrontando bene, in qualche caso anche brillantemente, l'emergenza sanitaria. Quindi è giusto far ripartire la realtà sociale, economica e civile, perché ogni giorno di attesa in più rischia di far pagare a tutti i cittadini un pedaggio troppo alto all'emergenza".