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Consiglio, Giani: 'Il contributo toscano al piano nazionale di ripresa e resilienza'
La comunicazione del presidente della Giunta, Eugenio Giani. Maggiore attenzione alla sanità, spazio ai progetti regionali e valorizzazione di innovazione informatica e transizione digitale.di Benedetta Bernocchi Firenze: Una grande attenzione alla sanità; spazio ai progetti regionali senza troppa centralizzazione delle risorse e valorizzazione delle missioni per innovazione informatica e tecnologica e per la transizione digitale.
Questi i messaggi forti lanciati dal presidente della Regione Eugenio Giani nella comunicazione al Consiglio regionale sul contributo della Toscana alla formazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). “Abbiamo progetti per 8 o 10 miliardi con le caratteristiche che il Recovery Fund richiede - ha detto Giani. – Si tratta cioè di quegli interventi che da qui al 2022 possano avere progettazioni esecutive e che possano essere completati entro il 2026”.
Il presidente ha parlato delle “grandi capacità intorno a queste missioni che hanno una prospettiva di cambiamento della qualità di vita, di valorizzazione dei profili dell’innovazione, e di volano dell’economia” e ha precisato che si tratta “sia di interventi rappresentati da opere pubbliche che di interventi che, invece, attraverso bandi, saranno realizzati dal privato”. Il presidente ha ribadito la necessità di concertazione Stato-Regione, per la quale la Toscana è pronta ma che occorre vedere “come sarà gestita la partita a livello nazionale, perché se saranno i singoli ministeri a presentare gli interventi in una cabina di regia che vede protagonista la Presidenza del Consiglio, noi questi progetti più che presentarli in modo organico come abbiamo fatto nel nostro documento, dovremmo cercare di inserirli nei vari progetti dei ministeri. In questo caso si corre però il rischio che ne vengano accettati solo delle parti”. Per Giani, invece, ”è necessario che i 209 miliardi destinati all’Italia tengano conto della specificità di progetti regionali e che a questi sia dunque riconosciuta una quota consistente delle risorse”.
Nel suo intervento Giani ha ribadito più volte la necessità di porre una grande attenzione alla sanità. “Se non c’è il Mes – ha affermato, - cogliamo l’occasione con il Recovery fund per dare forza al nostro sistema di sanità e salute”. “Sono deluso – ha aggiunto - che a livello nazionale sul capitolo della salute siano dedicati solo 9 miliardi; su 209 miliardi sono solo il 4,6 per cento. La sanità deve pesare di più. Solo in Toscana abbiamo progetti per 4 miliardi da un punto di vista dell’edilizia, della sanità territoriale, dell’innovazione tecnologica, per la sanità telemedicina”.
Il presidente ricorda i sei capitoli del piano nazionale, mantenuti anche a livello regionale, con le rispettive missioni e con i relativi contributi. Le missioni si riferiscono alla digitalizzazione e competitività e informatica (per la quale devono esserci almeno il 20 per cento dei progetti nazionali) per 48 miliardi; poi almeno il 37 per cento dei progetti per la rivoluzione verde e transizione ecologica (74 miliardi). Il terzo capitolo è dedicato alle infrastrutture per una mobilità sostenibile ( 27miliardi); il quarto ad istruzione e ricerca (19 miliardi); il quinto alla parità di genere con la coesione sociale e territoriale (17 miliardi) e l’ultimo alla salute (9 miliardi).
“Noi in questi sei capitoli - ha detto Giani - avevamo presentato progetti di riferimento. Sull’innovazione e digitalizzazione abbiamo 5 progetti con un impegno di spesa pari a un miliardo e 168 mila euro. Due progetti sono come contributi al sistema delle imprese e contributi per investimenti per un totale di 300 milioni”. Poi, “sulle tecnologie emergenti, con 400 milioni, per la copertura 5G e la realizzazione della banda ultralarga,”; “il quarto progetto Bul (banda ultralarga) per 108 milioni di euro” e poi il quinto per il fondo regionale di garanzia che si traduce in microcredito per una cifra di 300 milioni”. Giani ha poi elencato i 14 progetti della missione ambiente che impegnano 3 miliardi e 110 milioni, con progetti di forestazione in ambito urbano e piantumazione (stima di 100 milioni euro); quello per piste ciclabili urbane ed extraurbane progetti che possono essere realizzati con fabbisogno di circa 30 milioni di euro; quello della mobilità leggera per 60 milioni euro, quello per il rinnovo del parco autobus e rotabile per il quale la stima è di 126 milioni; e ancora quelli per efficientamento energetico degli immobili pubblici e delle imprese; sulla messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici; sul servizio idrico integrato e sulla modernizzazione idrica per fini irrigui; per trattamenti dei rifiuti in economia circolare e ancora le opere per mitigare rischio idrogeologico e la prevenzione incendi e per la bonifica delle aree di crisi di Piombino e Livorno.
Riguardo ai capitoli di infrastrutture e sviluppo, Giani ha detto: “Per lo sviluppo della rete stradale regionale c’è un fabbisogno di 182 milioni”; per la “messa in sicurezza della viabilità una stima di 205 milioni” e poi per “la progettualità su portualità e logistica, abbiamo previsto 30 milioni”. Sul capitolo di istruzione, formazione e ricerca ”abbiamo il sostegno alla qualificazione dei giovani per una cifra pari a 30 milioni”. Una cifra pari a 80 milioni è destinata a vari progetti: quello ‘Scuola aperta’, quello della cultura digitale, l’intervento sulle ville medicee, la digitalizzazione scolastica, l’edilizia per il diritto allo studio e le infrastrutture di ricerca. Sulla missione di equità sociale ci sono gli interventi Erp, quelli per la rigenerazione urbana efficientata, per la qualità dell’abitare e poi i servizi per la prima infanzia e le politiche attive per lavoro. Per le politiche di genere, ha concluso Giani, “abbiamo il progetto Api per il supporto alle progettualità donna- lavoro, poi il sostegno all’imprenditoria femminile e le cooperative di comunità”.