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Consiglio comunale: per le opposizioni un'altra farsa del Sindaco e della maggioranza
Massa Marittima: 29 luglio, il Consiglio Comunale è riunito in prima convocazione, risultano presenti in 3, tutti delle opposizioni: Borelli, Brogi e Bussola.Fa la sua apparizione flash Giovannetti che alle prime proteste degli altri consiglieri, si eclissa, tant’è che per il segretario lo metterà assente.
Vane le proteste dei presenti ed in particolare quelle di Borelli, con il richiamo al rispetto del regolamento, partono dalla costatazione dell’assenza del Sindaco che, secondo quanto previsto dall’art 25 del regolamento, prevede testualmente che “in apertura della seduta e prima di ogni atto, il Sindaco invita il Segretario a procedere all’appello ed a certificare la sussistenza del numero legale”.
Il segretario, procede ugualmente nell’appello che, come detto, vede solo 3 presenti e ritiene valida la procedura che legittima la prima convocazione e rinvia, per motivi legati all’assenza del numero legale, la seduta alla seconda convocazione che si svolgerà il 30 luglio.
Ma le proteste non si limitano solo a questo perché, secondo quanto previsto dal regolamento “le sedute del consiglio sono pubbliche” anche, come precisano le norme per le seduto online, ma nessun collegamento con l’esterno è stato predisposto e quindi la cosa si è svolta in privato.
Da una parte meglio, commenta Daniele Gasperi della segreteria del PCI, così quei cittadini che avessero voluto seguire i lavori, hanno avuto risparmiato l’indecoroso spettacolo offerto dalla maggioranza, tutta assente!
Non sono aspetti meramente formali, ricordano i consiglieri di oppposizione, ma riguardano il rispetto di quelle regole che definiscono i comportamenti e tutelano la democrazia.
A ad avviso delle opposizione quel consiglio è da ritenersi nullo perché non espletato secondo le modalità previste dal regolamento e la seduta di seconda convocazione deve altrettanto considerarsi nulla.
Questo metodo della doppia convocazione che sta diventando regola, mina la partecipazione dei componenti del consiglio. Infatti in seconda convocazione è prevista la partecipazione di 1/3 dei consiglieri eletti, questo significa che in 4 consiglieri decideranno, rispetto ai 12 più il sindaco che sono previsti nelle “normali” sedute.
Questo meccanismo “democratico” mette al riparo sindaco e maggioranza dalla situazione di vulnerabilità nei numeri dovuta al passaggio della componente repubblicana all’opposizione. Infatti l’equilibrio è fragile poiché 6 sono i consiglieri di maggioranza e 6 quelli di opposizione e si potrebbero creare le condizioni per mettere a rischio la tenuta dell’amministrazione.