Concluso l'Anno Gregoriano. San Gregorio VII da Sovana torna a Salerno
Sovana: La Diocesi ha concluso solennemente l’Anno Gregoriano lunedì 22 febbraio, festa liturgica della Cattedra di San Pietro, nella suggestiva e magnifica antica Cattedrale di Sovana. La Messa è stata presieduta dal Cardinale Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e alla presenza dei Vescovi della Metropolia e dell’Arcivescovo di Salerno, il fiorentino Mons. Andrea Bellandi. Presente anche una nutrita rappresentanza del clero diocesano e di altre diocesi limitrofe, autorità militari, sindaci e anche molti fedeli. Hanno animato la celebrazione I Madrigalisti di Magliano in Toscana diretti dal M. Walter Marzilli.
Questa mattina San Gregorio ha lasciato la Diocesi per tornare a Salerno, accompagnato da don Sergio Antonio Capone, responsabile delle reliquie, dove sarà accolto solennemente dai due Vescovi, Mons. Roncari e Mons. Bellandi alle ore 19:00, nella splendida Cattedrale salernitana, dove tra l’altro sono custodite le spoglie di San Matteo Apostolo.
A causa del Covid quasi tutte le celebrazioni e le manifestazioni previste nell’anno sono state annullate, ricordando però la visita in estate del Cardinale Presidente della CEI Gualtiero Bassetti con i Vescovi dell’Umbria.
In ogni caso, nonostante il momento difficile, è stato possibile salutare San Gregorio VII con solennità e i dovuti onori. Nell’omelia il Cardinale Giuseppe Betori, oltre le parole di esortazione e di affidamento al Santo Pontefice in una unità di comunione da San Pietro, a San Gregorio, all’attuale Pontefice Francesco, ha voluto sottolineare le grandi sfide del tempo del Papa sovanese e quelle di oggi, mettendo in guardia dal pericolo, tra i tanti, che sta modificando oggi gli stili di vita a trecentosessanta gradi, ovvero le sfide lanciate dal cosiddetto “pensiero unico”, un uniformalismo che non promette niente di buono e che la Chiesa - ovvero i cristiani - non può non guardare con estremo senso critico e come una sfida da affrontare, prendendo come esempio la consapevolezza e lo stile deciso di San Gregorio.
Alla fine della Messa il Vescovo diocesano Mons. Roncari ha voluto ringraziare i presenti e anche lui ha voluto sottolineare che “senza Chiesa non ci sarebbe Gesù“, ovvero la presenza mite ma decisa dei cristiani che da duemila anni trasmettono di generaIone in generazione, nello stile proprio del progetto di Dio e del suo mandato missionario a ciascuno e alla comunità, il contenuto della fede, i valori fondamentali della vita e della dignità umana.