Con l'anteprima sull'esposizione 2021 chiude 'Ecco Vetulonia celebre, Vetulonia Mater'
Castiglione della Pescaia: Mercoledì 12 agosto alle ore 21:00 ultimo appuntamento con il progetto narrativo-espositivo 2020 “Ecco Vetulonia celebre, Vetulonia mater", Esposizione in tre atti.Simona Rafanelli, direttore scientifico del museo civico archeologico di Vetulonia, alla presenza degli amministratori del Comune di Castiglione della Pescaia, dialogherà con Carlotta Cianferoni, curatrice della sezione etrusca del Museo archeologico nazionale di Firenze, sul tema: “Sguardi al 2021. Vatl e Taras città di mare. Preparando la nuova mostra con il Museo archeologico nazionale di Taranto”.
Durante la serata saranno anticipate alcune delle novità della mostra evento slittata alla primavera del 2021, che sarà ospitata all’interno dell’edificio di piazza Vatluna e vedrà come protagoniste due città, l’una greca e l’altra etrusca, i cui destini, fin dalle origini della loro storia e sin nella natura mitica dei loro eroi fondatori, appaiono indissolubilmente intrecciati con il mare che, con i suoi simboli e le sue creature naturali, divine e mostruose, si impone come il vero protagonista dell’intera vicenda storica, sociale, economica dei due centri, di cui la mostra 2021 intende porre in evidenza i principali legami. Immagini e oggetti divengono veicoli di valori e di messaggi che l’arte traghetta per mare insieme alle navi e al carico di uomini e di idee che compongono il loro carico, rivestendoli di volta in volta di significati antichi e nuovi che, spesso oscuri ai contemporanei, parlavano una lingua chiara a queste due culture segnate da profonde reciprocità e caratterizzate entrambe da una produzione orafa straordinaria.
In attesa di allestire la mostra evento con il grande museo nazionale tarantino (MARTA), la serata offre l’occasione di ricordare la prestigiosa partecipazione del museo civico archeologico di Vetulonia alla mostra internazionale sugli Etruschi in essere al museo civico archeologico di Bologna fino agli inizi di novembre. Il proficuo rapporto di scambio di antichi manufatti notevoli, avviato dal XIX secolo fra studiosi ed istituti culturali, rende oggi possibile offrire al pubblico godimento, da un lato, alcuni fra i corredi più sontuosi della Vetulonia dei principi nella sede museale bolognese, corredi riletti scientificamente dalla relatrice della serata, Carlotta Cianferoni, presentando, dall’altro, nella sala espositiva vetuloniese, un corredo funerario villanoviano recuperato da Isidoro Falchi nella necropoli sul Poggio alla Guardia e inviato a Bologna, rimanendo ad oggi sconosciuto localmente.