Chiusura del “bivio di Cupi”, interviene il Gruppo La Civica di Magliano in Toscana

Magliano in Toscana: «Sì è vero, chiudere alle condizioni odierne, l’incrocio sulla SS Aurelia all’altezza dell’ingresso all’abitato di Cupi, non è accettabile - si legge nella nota del Gruppo La Civica Magliano in Toscana - e sarebbe un torto ed un danno per le popolazioni e le attività residenti. I titolari delle aziende hanno il diritto di lavorare e produrre, ma anche e soprattutto di farlo in sicurezza.

Va detto infatti, che quella tipologia di accessi posti lungo una arteria di grande comunicazione , come indubbiamente risulta essere la strada Aurelia, rappresentano un pericolo per tutti.

In questi anni s’è tanto “dibattuto” sul come superare il problema del collegamento a sud e nord di Grosseto lungo la costa tirrenica, senza mai dare soluzione al problema. Ha sempre vinto il partito del NO e mai sono arrivati i finanziamenti adeguati e necessari almeno a mettere in sicurezza l’importante infrastruttura.

Il problema è proprio questo e va inquadrato e risolto in modo intelligente, senza fuggire dalle responsabilità per non aver ancora trovato una soluzione strutturata.

Vediamo che si trovano importanti finanziamenti per opere altrettanto importanti che puntano a valorizzare i nostri territori ed allora si lavori alla individuazione di una soluzione con tempi e forme di finanziamento certi. Regione Toscana, Governo Nazionale assieme agli Enti locali, si mettano a lavoro e recuperino il tempo perduto.

Un rinvio sposterebbe il problema per qualche mese, forse un anno, ma prima o poi si ripresenterebbe.

Sappiamo che proporre la realizzazione di un cavalcavia esporrebbe il proponente alla scomunica ambientale ed allora rassegniamoci all’ennesimo sottopasso con corredo di complanare, con la speranza che venga realizzato un po’ meglio di quelli esistenti.

Resta il problema dei tempi e soprattutto della volontà politica, ma stavolta le carte sono scoperte. Il punto non è solo il lasciare aperto “il bivio di Cupi” (una chiusura allo stato attuale sarebbe inaccettabile), ma finanziare e realizzare una soluzione definitiva al problema».