Buoni fruttiferi postali, un silenzio irrispettoso nei confronti dei consumatori

Confconsumatori: «Dopo centinaia di vittorie non ottemperate sui buoni serie Q/P pesa il silenzio di Mef, Cdp e Poste. Evitiamo di intasare i tribunali».

Grosseto: «Un silenzio che appare assolutamente ingiustificato». È ancora senza risposta la lettera inviata lo scorso 14 maggio da Confconsumatori al ministero dell'Economia e delle finanze, alla Cassa depositi e prestiti e a Poste Italiane per conoscere il motivo della mancata esecuzione dei lodi arbitrali di Banca d’Italia, nonostante centinaia di decisioni arbitrali e diverse sentenze ottenute in materia di interessi sui buoni fruttiferi postali della serie Q/P.

«Migliaia di consumatori, molti dei quali anche in Maremma – confermano da Confconsumatori – attendono di capire perché non arrivano i rimborsi dopo le pronunce favorevoli dell’Arbitro bancario finanziario».

confconsumatori-5.JPGCONTINUANO LE VITTORIE – Nel frattempo Confconsumatori, rispondendo all’esigenza di migliaia di associati alle prese con i buoni fruttiferi postali della serie Q/P, ha proseguito con l’opera di monitoraggio della giurisprudenza in vista di un massiccio ricorso alle vie giudiziarie, che però l’associazione auspica venga evitato, per scongiurare il rischio di intasamento dei tribunali. Anche una sentenza del 18 maggio ha confermato l’orientamento favorevole al consumatore: «Qualora il buono postale fruttifero della serie Q/P sia stato sottoscritto successivamente all’entrata in vigore del Dm 13/06/1986 – si legge nella sentenza – la liquidazione degli ultimi 10 anni deve avvenire secondo i rendimenti indicati a tergo del titolo, per il principio di gerarchia delle fonti del diritto. Ne consegue che la capitalizzazione degli interessi deve avvenire al lordo della ritenuta e non al netto».

SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE – Per Confconsumatori si impone dunque «un'immediata risposta pubblica da parte degli enti interessati, perché il loro silenzio è assurdo e irriguardoso per i cittadini risparmiatori». In attesa di ricevere spiegazioni o proposte che evitino il moltiplicarsi del contenzioso in tribunale, prosegue senza sosta l’attività dell'associazione, sia per l’assistenza ai malcapitati risparmiatori (che confidano in quanto scritto nei buoni cartacei) sia per convincere gli interlocutori a conformarsi alle decisioni di Banca d’Italia. I consumatori interessati possono rivolgersi all’associazione attraverso la casella risparmio@confconsumatori.it oppure tramite le sedi territoriali. Lo sportello di Grosseto è in via della Prefettura 3 (0564 417849; grosseto@confconsumatori.it).