Biogas e cattivi odori, Gip archivia anche terza querela di Vasellini a Della Negra

Esercitato il diritto di critica in relazione a un bene di elevata sensibilità pubblica. Della Negra: “L’Ordinanza di archiviazione è una lezione sulla Costituzione riguardo al ruolo sociale svolto delle associazioni di tutela ambientale”

Grosseto: "Anche la terza querela di Vasellini a Della Negra è stata archiviata: il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto Sergio Compagnucci ha archiviato il procedimento penale a carico dell’esponente del Comitato Grosseto Aria Pulita Matteo Della Negra - difeso dall’avvocato Marco Meconcelli - querelato ancora una volta per diffamazione dall’imprenditore Amedeo Vasellini, legale rappresentante della società che gestisce l’impianto a biogas di Cernaia". Così apre la nota di GROSSETO ARIA PULITA

"Amedeo Vasellini presentò la querela a ottobre 2021, - spiega la nota - dopo che l’avvocato Andrea Vasellini lo portò a conoscenza di alcuni contenuti pubblicati da Della Negra su Facebook, attività che secondo il querelante diffondeva “false informazioni sulla ss Campompiano con chiaro contenuto diffamatorio”, affermando che la reputazione dell’impianto, della società Campompiano e di Vasellini “risultano ingiustamente compromesse e gravemente danneggiate da questi attacchi diffamatori”.

"Nei giorni scorsi il gip Compagnucci ha archiviato anche questa terza querela accogliendo la richiesta in tal senso del pubblico ministero Valeria Lazzarini e nonostante l’atto di opposizione dall’avvocato Andrea Vasellini: secondo la pm “la notizia di reato è infondata”, in quanto nelle sue affermazioni Della Negra ha “esercitato il proprio diritto di critica in relazione ad un bene ad elevata sensibilità pubblica quale è l’ambiente”.

Persistenza dei miasmi, giustificato l’esercizio di critica: 

"Nell’Ordinanza di archiviazione il giudice Compagnucci ha inoltre sottolineato “la effettiva presenza di miasmi in città - problematica che si trascina ormai da diversi anni. Partire da questo dato è di fondamentale importanza, perché si tratta di una circostanza che, da un lato, esclude la pretestuosità delle accuse in contestazione, e dall’altro giustifica la creazione di un comitato cittadino volto proprio a sollecitare le autorità pubbliche, di natura politica e non, a svolgere il proprio ruolo di controllo, secondo le rispettive competenze. La persistenza del problema dei cattivi odori in città - prosegue il magistrato - per un lungo periodo di tempo, senza miglioramento alcuno, giustificava l’esercizio del diritto di critica, anche con i toni aspri utilizzati dall’indagato”.

Controllo dei cittadini indispensabile, una lezione sulla Costituzione

"L’ordinanza di archiviazione del Tribunale di Grosseto ci sembra una lezione sui valori garantiti dalla nostra Costituzione sia in materia di diritto di critica che sul ruolo sociale svolto delle associazioni di tutela ambientale: “È evidente - scrive il giudice - che la mobilitazione cittadina ha finito col sollecitare le attività di controllo, non solo sugli impianti di biogas, ma anche sul depuratore. Nelle società moderne, il controllo da parte dei cittadini è indispensabile - ha aggiunto il magistrato - il diritto di critica, vieppiù nel campo delle scelte ambientali, costituisce espressione di una irrinunciabile forma di controllo democratico, presidio sempre più necessario nelle società attuali spesso troppo piegate alla logica del profitto economico”.

Per Della Negra: “Intentare una causa penale contro semplici cittadini che rivendicano trasparenza sull’uso di un bene comune qual è l’aria, a tutela della salute umana, è un atto dimostrativo molto forte, che forse nasconde altre finalità. Anche stavolta la Giustizia ha fatto rapidamente chiarezza. E siccome purtroppo il problema dei cattivi odori resta ancora un nodo irrisolto, citando il pubblico ministero vogliamo rassicurare tutti, sia chi si impegna insieme a noi - conclude l’esponente del Comitato Grosseto Aria Pulita - sia chi non sopporta il nostro impegno: per la tutela di un bene come l’ambiente, continueremo a esercitare il nostro diritto di critica”.