Noc, ecco la nuova sezione delle Colline Metallifere. Brogi coordinatore, Piras vice.
Aumenta l’interesse per le criptovalute: italiani decimi al mondo
Il 20% degli adulti italiani possiede criptovalute, posizionando il nostro paese al decimo posto al mondo in questa particolare classifica. Questo è quanto emerge da www.Criptovaluta.it che ha rielaborato i dati delle principali piattaforme finanziarie.
Un amore, quello degli italiani per le criptovalute, che si è andato consolidando nel corso dell’ultimo anno, complice anche l’incredibile performance che hanno fatto registrare il Bitcoin, l’Ethereum e il Cardano su tutti.
E proprio il Bitcoin continua a farla da padrone confermandosi la moneta virtuale più scambiata ovunque nel mondo. Tuttavia, per quanto riguarda l’Italia, c’è da sottolineare anche il grande interesse per l’Altcoin e per l’Ethereum. Entrambe le valute, infatti, riscuotono un enorme interesse da parte degli investitori del Bel Paese.
Un altro dato estremamente interessante è quello relativo alla tipologia di investitori. Se fino ad oggi si pensava che gli investimenti finanziari fossero una cosa da uomini bisognerà ricredersi perché il divario, almeno per quel che riguarda le cripto, si è andato assottigliando in maniera decisa.
Se il 23% degli uomini si è dimostrato interessato all’acquisto di Bitcoin, va detto che le donne si sono fermate al 18%. Un dato davvero molto interessante che testimonia, ancora una volta, l’interesse crescente che si sta manifestando intorno al mondo cripto.
Investire in criptovalute: attenzione ai possibili rischi
Come abbiamo detto i dati che emergono da questo studio dimostrano quanto interesse ci sia sulle monete virtuali. Ma investire su Bitcoin, Ripple, Ethereum & Company è tutt’altro che privo di rischi. Le quotazioni delle criptovalute, infatti, sono estremamente volatili e possono far registrare rialzi, così come ribassi, molto forti anche nel giro di pochi giorni.
Si tratta, quindi, di asset estremamente rischiosi che, come tali, devono essere valutati e, solo nel caso rientrino nel proprio profilo di rischio, utilizzati. A questo proposito ecco alcuni semplici consigli che possono limitare i pericoli derivati dal detenere criptovalute.
1. Le criptovalute devono rappresentare una parte marginale del proprio portafoglio; La maggior parte degli esperti consiglia di non andare oltre il 5%, mentre per i profili più propensi al rischio ci si potrebbe spingere anche fin verso il 10% del proprio capitale. Di sicuro non è possibile investire una parte significativa del proprio patrimonio in Bitcoin o altre valute digitali.
2. Puntare su investimenti di medio e lungo termine; per evitare di rimanere scottati per via della forte volatilità delle Criptovalute è consigliabile di puntare su un orizzonte temporale di minimo 12 mesi. Una volta scelto con cura il punto di ingresso è consigliabile non farsi influenzare dalle oscillazioni giornaliere che caratterizzano questi asset.
3. Valutare eventuali mediazioni. L’ideale sarebbe non investire tutto in un’unica tranche ma tenersi del capitale per, eventualmente, mediare il prezzo acquistando una seconda tranche in caso di forte ribasso. In questo modo si può mediare il prezzo di ingresso.
Ovviamente questi piccoli consigli non renderanno gli investimenti in criptovaluta privi di rischi. Tuttavia seguendo queste piccole accortezze si potranno limitare le problematiche che si potrebbero verificare qualora si decidesse di acquistare Bitcoin, Ethereum, Ripple o qualsiasi altra criptovaluta.