Artemare Club per la diffusione della Lingua dei Marinai
La tempesta Coronavirus non è finita e in questo ulteriore periodo di fermo con raccomandazioni dal Governo di festività casalinghe e pertanto con più tempo a disposizione, Artemare Club invita a riscoprire la “Lingua dei Marinai”, parlata antica, unica che un tempo univa i popoli del Mediterraneo e che è arrivata fino a noi sull’onda della storia del mare.
Come tutti i linguaggi specifici quello della gente di mare tende a escludere i non addetti ai lavori e i neofiti ma in realtà è un gergo professionale adoperato all’interno della loro specifica attività per comunicare in modo efficace e rapido ed è di facile apprendimento.
Noi italiani siamo noti come un popolo di navigatori e la nostra lingua del mare è tra quelle con più storia e una delle più ricche di termini provenienti da varie discipline del sapere umano, con contaminazioni con idiomi e dialetti stranieri, contenendo termini veneziani, genovesi, napoletani che a loro volta originati da vocaboli provenzali, greci, spagnoli, portoghesi, in un continuo scambio di influssi alterni e reciproci, per esempio “babordo”, parte sinistra di un’imbarcazione guardando verso prua, proviene dal francese bâbord a sua volta derivato dall’olandese bakboord, posizione tenuta in antichità dal timoniere.
Prima dell’Unità d’Italia le varie Marine degli antichi Stati avevano ciascuna una terminologia diversa che si è infine riunificata in un’unica lingua comune quando i marinai italiani si sono trovati sotto una stessa bandiera e con dizionari ufficiali.
Padre Alberto Guglielmotti nel 1889 realizzò Il Vocabolario Marino e Militare, dopo ampie ricerche di archivio riuscì così a riunire il sapere dell’epoca, emergente dai documenti storici e dai dizionari, con l’attento riscontro con l’uso vivo di marinai e militari.
Tanti sono i lessici marinareschi con l'etimologia dei termini e le note linguistiche relative, strumenti utili sia per gli appassionati dal neofita al professionista, sia a coloro che, prescindendo dalla loro frequentazione del mare avvertano l'esigenza o la voglia, accostandosi a un testo letterario che tratti di navigazione, di comprendere il significato e l'origine dei termini.
Molte di queste fonti sono disponibili nella sede di Artemare Club nel Corso antico di Porto Santo Stefano, che custodisce una tra le più importanti collezioni in Italia di libri di tema marinaro, raccolta che comprende anche un’interessante opera locale dello scomparso mons.
Pietro Fanciulli, “Linguaggio e folklore dei marinai dell’Argentario” che gli valse vari premi letterari in Toscana.