Amministrative. Forza Italia Amiata indica di non votare per le elezioni comunali a Santa Fiora

Santa Fiora: «A Santa Fiora ci sarà una Lista Unica - dichiara Riccardo Ciaffarafà, Coordinatore Forza Italia Amiata -, proprio come ai tempi del fascio, con dentro Pd, Rifondazione e renziani per il terzo mandato di un candidato che da anni non vive il territorio ed ha deciso di passare la sua vita a Grosseto. Rifondazione comunista e PD uniti dopo che per anni, fino un mese fa, si sono fatti la guerra, ma che si ritrovano oggi d’amore e d’accordo proprio in vista degli accordi milionari con ENEL. E per l’appunto l’unica lista di opposizione a questo sistema è stata esclusa dalla competizione per “un vizio di forma”. In questa condizione indichiamo il non voto per le comunali con la possibilità di non prendere la scheda, oppure annullandola o lasciandola in bianco. In attesa dell’esito del ricorso al TAR e soprattutto della Petizione popolare, che ha raggiunto già moltissime firme, per richiedere una ispezione del Ministero dell’Interno in un comune che, ogni volta che si vota, succede qualcosa di bislacco.

Siamo a fianco dei candidati di centro destra e civici come a Castel del Piano dove appoggiamo con forza Michele Bartalini, sindaco uscente, nella quale lista abbiamo un alto rappresentate di Forza Italia nella figura di Renzo Nannetti persona specchiata e impegnata nel paese e per il paese che darà senza dubbio un forte contributo alla vittoria di chi in questi anni, nonostante i bastian contrari all’interno della maggioranza che finalmente si sono rivelati e allontanati, ha governato bene con un merito inconfutabile di proseguire il lavoro.

Sosteniamo Gilberto Alviani, già consigliere comunale e riferimento della coalizione nell’Amiata, che ha presentato per Seggiano un vero programma di rilancio che, dopo gli anni bui delle giunte PD, dà veramente una visione e una concretezza di visione per il futuro.

Appoggiamo la lista di Guendalina Amati, consigliera comunale e provinciale, che va oltre il centro destra in un progetto serio e credibile e che dopo i fallimenti del PD degli ultimi venti anni, può riportare Arcidosso al più bel fiore della montagna».