Agricoltura, alla Toscana sette Spighe Verdi, il premio per i comuni rurali

A vincere il riconoscimento 2022 sono Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Grosseto, Massa Marittima

Firenze: Sono sette i comuni rurali toscani che si aggiudicano le Spighe Verdi 2022 (l'equivalente della Bandiere Blu per le località di mare): Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Grosseto, Massa Marittima. Tra le regioni d'Italia la Toscana è quarta (dopo Piemonte Marche e Puglia) a parimerito con la Calabria. I comuni vincitori sono stati annunciati questa mattina.


Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE - Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. L’iter procedurale, certificato ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla commissione di valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero per il Turismo, il Ministero della Transizione Ecologica, l’ISPRA e Confagricoltura.

“E' un importante riconoscimento per la Toscana che ancora una volta si dimostra una terra attenta al corretto uso del suolo, al rispetto del paesaggio e dell'ambiente, alla sostenibilità” afferma Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana. “Le Spighe Verdi testimoniano il valore dei comuni a vocazione agricola e l'importanza del lavoro degli agricoltori, premiando un sistema virtuoso di gestione del territorio e delle sue risorse messo in atto da tra cittadini, amministrazioni e aziende, attraverso buone pratiche che creano armonia tra economia, turismo, agricoltura e ambiente: oggi, con i cambiamenti climatici diventano modelli da seguire. Questo riconoscimento ci stimola a continuare nell'impegno e a fare sempre meglio per essere sempre più 'verdi'”.

Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche; la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani. Confermato anche quest’anno tra gli indicatori AGRIcoltura100, realizzato da Confagricoltura e Reale Mutua che premia le aziende sostenibili.

La provincia di Grosseto è sempre più virtuosa in agricoltura. Prima in Toscana e seconda in Italia, dopo Cuneo, per numero di comuni rurali virtuosi identificati con la “Spiga Verde”. Conferme per Massa Marittima, Castiglione della Pescaia e Grosseto, quest’ultimo unico capoluogo di provincia in Italia insieme a Parma. In totale sono stati 63 i comuni insigniti di questo riconoscimento di cui ben 10 si trovano in Piemonte e 7 in Toscana, quarta regione d’Italia. Ma la provincia di Grosseto è anche l’unica che ha abbinato la Bandiera Blu a quel-la della Spiga Verde per ben due comuni, Castiglione della Pescaia e Grosseto. Ricordiamo che Spiga Verde, giunta alla settima edizione, è un programma nazionale della FEE la Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia anche la Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a sce-gliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i comuni rurali alla graduale adozione del-lo schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso cri-teri di massima attenzione alla sostenibilità. 


 “Siamo veramente soddisfatti di quanto ottenu-to come provincia nella edizione 2022 - è il commento di Attilio Tocchi, il presidente di Con-fagricoltura Grosseto -. Come associazione puntiamo alla diffusione dei criteri delle Spighe Verdi e vedere come questo sia stato recepito, già dalla scorso anno, anche dal comune capoluogo, ci fa estremamente felici. Spighe Verdi - spiega ancora Tocchi - è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione, ma affinché il programma raggiunga il massimo del risul-tato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà di avviare un percorso di migliora-mento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo di quelle agri-cole, alla sua realizzazione.” Tra gli indicatori presi in considerazione ricordiamo la parteci-pazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presen-za di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura. Confermato anche quest’anno tra gli indicatori AGRIcoltura100, realizzato da Confagricoltura e Reale Mutua che premia le aziende sostenibili. “L’agricoltura - commenta il presidente Tocchi - ha un ruolo prioritario nel programma Spighe Verdi, poiché è qui che deve avvenire la vera ri-voluzione culturale. Siamo orgogliosi di vedere certificato e compreso il lavoro degli agricol-tori e un premio che attesta la capacità del settore, come attrazione turistica, culturale ed enograstronomica. I nostri comuni sono realtà “verdi” in grado di innovarsi e al contempo di essere attente alla sosteniblitò e alla cura del territorio, presidiandolo e assicurando una corretta gestione ambientale, turistica, culturale ed enogastronomici, tanto da meritarsi un tale riconoscimenti. Mi voglio augurare, e per questa ragione lancio un appello a tutte le amministrazioni comunali grossetane, di diventare la prima provincia in Italia per numero di Comuni insigniti, viste le sue formidabili potenzialità. Per questa ragione confermiamo la nostra disponibilità per aiuti e suggerimenti.”