A Scansano il confronto promosso dallo SPI CGIL Grosseto sul futuro della sanità territoriale

“Tra vigne e colline… chi ci cura?” è la domanda al centro dell’iniziativa pubblica promossa dallo SPI CGIL Grosseto. 

Scansano: In programma venerdì 23 maggio 2025 alle 9:30 ,sarà ospitata nel Teatro Castagnoli di Scansano. Il titolo evocativo, richiama la bellezza unica di un territorio, ma anche le sue fragilità, con l’obiettivo di mettere al centro la salute pubblica come diritto fondamentale, non negoziabile.

A fare i saluti sarà il presidente dell’Auser Scansano Carlo Pellegrini, a coordinare i lavori Giovanni Lanti, responsabile della Lega SPI CGIL di Scansano. La relazione sarà affidata a Erio Giovannelli, segretario generale SPI CGIL Grosseto.

Seguirà una tavola rotonda moderata dal giornalista Federico Catocci. Tra gli ospiti:

· Maria Bice Ginesi, Sindaca di Scansano

· Donatella Spadi, vicepresidente della Commissione socio-sanitaria della Regione Toscana

· Dr. Alessandro Militello, direttore area funzionale dei sistemi CUP

· Dr.ssa Cinzia Garofalo, direttrice infermieristica della provincia di Grosseto

· Dr.ssa Tania Barbi, direttrice SdS Zona Distretto

· Alda Cardelli, Dipartimento sociosanitario SPI CGIL Grosseto

· Monica Pagni, segretaria generale CGIL Grosseto

L’iniziativa si inserisce in un percorso di confronto sul territorio che lo SPI sta portando avanti da tempo, per denunciare le criticità della medicina territoriale e vigilare sull’attuazione concreta del PNRR sanitario, che prevede la nascita di nuove strutture come le Case di Comunità. Una è prevista anche a Scansano.

«La Casa di Comunità Spoke di Scansano è un’opportunità per tutto l’entroterra, ma perché funzioni davvero non basta il cartello all’ingresso – dice Erio Giovannelli, segretario Spi Cgil Grosseto - servono servizi, medici di medicine generale e i cosiddetti infermieri di comunità in numero adeguato, altrimenti si rischia che l’investimento non si concretizzi».

«Vogliamo una sanità pubblica capillare, di prossimità – conclude Giovannelli - che non costringa le persone a percorrere decine di chilometri per un prelievo o una visita di base. Se vogliamo garantire davvero il diritto alla salute, dobbiamo invertire la tendenza a depotenziamento e accentramento».

Dello stesso avviso Alda Cardelli, responsabile settore sanità del dipartimento sociosanitario dello SPI CGIL Grosseto. «La sanità non può vivere solo sulle carte dei progetti. Nelle aree interne la medicina territoriale è vitale – ribadisce Cardelli - La figura del medico di famiglia deve tornare centrale, in sinergia con gli infermieri di comunità. Le richieste di assistenza sono in aumento, soprattutto per la

popolazione anziana e fragile. Eppure ancora oggi riceviamo segnalazioni di liste d’attesa insostenibili e servizi insufficienti. Questo incontro vuole far sentire la voce di chi vive qui, tra queste colline bellissime ma distanti dai centri. La sanità pubblica deve arrivare ovunque e gli investimenti programmati dovranno dare i loro frutti, per il bene di tutti».

“Tra vigne e colline… chi ci cura?” è un appuntamento aperto alla cittadinanza, per ribadire che la bellezza della Maremma non può prescindere da un sistema sanitario vicino, funzionante e garantito per tutte e tutti.