A Massa preparativi in corso per ospitare dal mese di marzo una grande mostra dedicata al Sassetta

Il Comune annuncia l’evento espositivo previsto a marzo 2024

Massa Marittima: Il Comune di Massa Marittima annuncia l’evento espositivo più importante degli ultimi anni: a marzo 2024 sarà inaugurata al Museo di San Pietro all’Orto una grande mostra dedicata a Stefano di Giovanni, detto il Sassetta, dal titolo “Il Sassetta: uno sguardo all’arte tardogotica senese”.

La decisione è stata formalizzata nei giorni scorsi dalla Giunta comunale approvando l’atto che dà il via libera all’organizzazione di questo evento culturale che consentirà di approfondire la conoscenza di uno degli artisti di primo piano del Quattrocento senese. Sarà una mostra complessa dal punto di vista organizzativo, trattandosi di una produzione originale, che prevede anche l’esposizione di un’opera inedita e la produzione di un catalogo.

“E’ un’operazione culturale di assoluto rilievo che avrà una risonanza nazionale. –commenta Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima – Dopo la grande mostra dedicata ai capolavori di Ambrogio Lorenzetti che abbiamo ospitato nel 2018, ci prepariamo per dare vita ad un altro grande evento, che accenderà di nuovo i riflettori dell’arte su Massa Marittima, e insieme alla nostra città, promuoverà tutta la Maremma”.

“Sarà anche una vetrina importante per far conoscere il nostro piccolo museo – ha aggiunto Irene Marconi, assessore alla Cultura e al Turismo – che dal 2013 è stato riconosciuto Museo di Rilevanza Regionale e dal 2023 è entrato nel Sistema Museale Nazionale. Il Museo ospita pezzi importanti, tra i quali una preziosa testimonianza dell’arte del Sassetta”.

 A tal riguardo, proprio come è avvenuto con l’evento espositivo sul Lorenzetti, anche questa mostra farà perno sull’opera già esposta in modo permanente al Museo di San Pietro all’Orto: l’Angelo Annunciante del Sassetta, restaurata anni fa, una piccola tavola che un tempo era collocata fra le cuspidi di una pala d’altare. A questa, saranno accostate altre opere del pittore, come le piccole figure di Santi e alcune fascinose Storie provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Siena e dalla collezione Chigi Saracini. Sarà esposta anche un’altra Madonna col Bambino del Museo dell’Opera di Siena, restaurata dal Fai di Siena, e che con la tavola di Molli condivide grazia e raffinata eleganza. E una serie di opere di altri pittori e scultori vicini al Sassetta, per ricostruire il contesto artistico senese del tempo.

“E non è tutto: – aggiunge Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei comunali - per la prima volta sarà presentata al pubblico, proprio in questa mostra, una nuova Madonna col Bambino del Sassetta, inedita, proveniente dalla pieve di San Giovanni Battista a Molli, nel comune di Sovicille, che è stata scoperta e recuperata alcuni anni fa sotto una completa ridipintura seicentesca, dal professor Alessandro Bagnoli, già funzionario della Soprintendenza e docente all’Università di Siena, curatore scientifico del museo di San Pietro all’Orto, ideatore e curatore della mostra”. Oltre a Bagnoli, collaborano con lo staff del Comune la dott.ssa Donatella Capresi, già responsabile per la Banca Monte dei Paschi di Siena del Settore Opere d’Arte e Archivio, esperta nell’organizzazione e promozione di grandi eventi espositivi e la dotto.ssa Patrizia La Porta che si occuperà dei contenuti divulgativi della mostra e delle attività didattiche ad essa correlate.

Il visitatore, attraverso ricostruzioni grafiche e tracce audio, verrà guidato tra le opere esposte per cogliere il raffinato stile del Sassetta, la funzione e la forma originaria delle opere e importanti aspetti legati alla committenza dei dipinti. Le stesse tematiche saranno declinate in specifici percorsi didattici realizzati per scolaresche di ogni ordine grado.

L’Art Bonus

Per sostenere l’evento, l’amministrazione comunale di Massa Marittima mette in campo anche lo strumento fiscale dell’Art Bonus governativo, rivolgendosi ai donatori: chiunque vorrà sostenere la mostra con una erogazione liberale, potrà ottenere un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato. Cumulabile con questa misura c’è anche l’Art Bonus regionale pari al 20% del credito d'imposta Irap.