48^ Coppa Passalacqua, lInvictasauro fa sua la coppa. Vedi tutte le foto
Battuto il Follonicagavorano che cede ai calci di rigore. Calcio spettacolo al gran finale della rassegna giovanile maremmana.
È mancato totalmente il gioco che ci si attendeva dalle due squadre che invece avevano fatto vedere per tutta la qualificazione. Due calci di rigore, uno per parte nei supplementari con due formazioni che sono riuscite ad esprimersi come invece un po' tutti ci si attendeva. Follonicagavorrano ha finito in dieci sfiorando nel finale il colpo grosso, poi i calci di rigore per l'assegnazione dello storico trofeo.
Grosseto: Invictasauro conquista la 48^ Coppa Bruno Passalacqua, superando di misura il Follonicagavorrano, al termine di una gara tutt'altro che spettacolare di fronte ad un pubblico straripante accorso al “Frida Bottinelli Brogelli”.
C i sono voluti i calci di rigore per decidere una gara molta attesa con due squadre che hanno raggiunto la finalissima in gran forma ma che non sono riuscite a mettere in vetrina quel bel gioco che avevano fatto vedere nella loro rispettiva qualificazione, una brillantezza che nel match deciso è mancata totalmente, un bel gioco che solo il Venturina, nella fase finale del torneo era riuscito a far vedere. Il pubblico, veramente immenso, è rimasto deluso che invece si aspettava di vedere una gara ad alto livello ha assistito invece ad uno spettacolo tutt'altro che esaltante.
La posta in palio era altissima, ma sia dal Follonicagavorrano che dall'Invictasauro ci si attendeva di vedere uno spettacolo ad alto livello, invece è venuta fuori una partita tutt'altro che brillante, gara presentata alla vigilia con tutte le carte in regola per far divertire i moltissimi appassionati accorsi e che invece si sono dovuti accontentare di un gioco mediocre, deludente da entrambe le parti. Dalle due formazioni, preparate a dovere dei i due tecnici, abbiamo potuto apprezzare solo la volontà e agonismo. Forse la paura di perdere non le ha fatte esprimere come avrebbero dovuto. Una finale molto attesa e alla fine molto deludente, dimostrando grande impegno e niente più, una finale che ci porta a ricordare lo spettacolo che Grosseto e Atletico Piombino ci fecero vedere lo scorso anno. È mancato totalmente il gioco.
Invictasauro e Follonicagavorrano per la prima volta si affrontavano in una finale e da loro media, appassionati, organizzatori si attendevano molto di più di quanto invece alla fine sono riuscite a far vedere. Ci sono voluti i calci di rigore per decidere l'edizione numero 48 della Coppa Bruno Passalacqua, un pò pochino ci pare di fronte invece a quanto era attesa questa gara e come del resto un po' tutti si aspettavano e sono rimasti a bocca asciutta. Dopo il calcio d'avvio dell'On. Fabrizio Rossi, nonché assessore allo sport, è scattata la finalissima, con il grande pubblico a sostenere questo atteso confronto.
Un primo tempo all'insegna dell'equilibrio, con due occasioni per parte, un palo di Marruccia e una grande parata di Dal Buono. Qualcosa di più lo si è vista nel secondo tempo con il Follonicagavorrano più padrona del campo, cercava di mettere in mostra le proprie individualità ma che sprecava troppo in fase conclusiva. Nel recupero, al 51' il bomber Cerrato mancava il bersaglio. Regnava il nervosismo dalle rispettive panchine, ma ben controllato dall'ottimo arbitro Bonamici.
Poi a supplementari la gara si sbloccava. Al 3' Bellini stendeva in area Scartabelli, calcio di rigore che Conti trasformava. Avanti la squadra di Federico Angelini, mentre il Follonicagavorrano perdeva Cerrato che al 6' si prendeva un rosso per doppia ammonizione. Il FollonicaGavorrano nonostante in dieci giocava meglio e nel secondo tempo supplementare, dopo appena 2' pareggiava grazie ad un calcio di rigore che Manga trasformava. La banda di Federico Callai si faceva più intraprendente e nel finale cercava il colpo del ko. Inevitabili i calci di rigore. Invicta andava a segno quattro volte, il FollonicaGavorrano tre, fatale l'errore di Giannoni. Finiva con la squadra grossetana che conquistava il successo per la gioia dei propri tifosi, del presidente Paolo Brogelli che iscriveva il proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione. Cala il sipario su una manifestazione ottimamente organizzata sotto la direzione di patron Francesco Luzzetti che da appuntamento all'edizione numero 49.
INVICTASAURO-FOLLONICAGAVORRANO 5-4 (dopo calci di rigore)
INVICTASAURO: Dal Buono, Bigliazzi (dal 9' del 2' tempo supplementare Cauduro), Sonnini (dal 49' Bruni), Tavarnesi, Bernardini, Berti, Nelli, Cargiollli (dal 10' del 1. tempo supplementare Steri), Marruccia (dal 30' del st. D'Ovidio), Scartabelli (dal 20' del st. Guidi), Conti. A disposizione: Leandri, Caoduro, Frediani, Rosadoni, Guidi, Bruni, Stero, Vecchioni, D'Ovidio. All. Federico Angelini
FOLLONICAGAVORRANO: Turini, Chelli (dal 1' del 2' tempo supplementare), Bellini, Olivato (dal 4' del 1' tempo supplementare), Battistelli, Ferri, Papini, Cret, Cerrato, Giovagnucci (dal 1' del 1' tempo supplementare), Menga. A disposizione: Comparini, Mogavero, Cappellini, Gambineri, Miccoli, Milo, Stefanini, Grassini, Giannoni. All. Federico Callai.
ARBITRO: Lorenzo Bonamici, assistenti Salvatore Sbordone, Andrea Gentili, della sezione Aia di Grosseto.
RETI: al 3' del p.t. Supplementare Conti (rigore), al 2' del st. supplementare Menga (rigore).
Rigori 4 per l'Invicta (Tavarnesim, Guidi, Conti, Caoduro) realizzati, per il Follonicagavorrano 3 (Menga, Cret, Bellini).
CALCI D'ANGOLO: 6 a 4 per il Follonicagavorrano
NOTE: Ammoniti: Sonnini, Cret, Menga, Callai, Cerrato. Espulso Cerrato per doppio giallo al 6' 1° tempo supplementare
Questi i premi assegnati prima del fischio d'inizio della finale:
Riconoscimenti alle squadre del Venturina e Atletico Maremma eliminate in semifinale.
Miglior arbitro: Riccardo Tobaldo.
Premio Panathlon alla carriera: Guido Bistazzoni.
Una vita per lo sport, premio CONI: Mario Fei.
Premio speciale CONI: Moreno Dottarelli.
Premio Roberto Caselli e Angelo Agnelli ai tecnici finalisti Federico Angelini (Invictasauro) e Federico Callai (Follonicagavorrano).
Coppa Disciplina premio Gabriele Lozzi: Atletico Maremma.
Miglior portiere premio Marco Maffei: Gioele Uccelletti (Atletico Maremma).
Miglior giocatore premio Renzo Trovò: Mario Di Dato (Venturina).
Il gol più bello premio Massimiliano Gambassi: Andrea Fugalli (Argentario).
Giocatore più corretto premio A.I.A.: Bernardo Cioni (Scarlino).
Giocatore più combattivo premio Arturo Provvisionato: Lorenzo Battaglini (Atletico Piombino).
Ricordo alla terna: Lorenzo Bonamici, Salvatore Sbordone, Andrea Gentili.
Capocannoniere premio Marco Severi: Antonio Cerrato (Follonicagavorrano).
Premio A.I.A.C. Al tecnico vincente: Federico Angelini.
Primo classificato: Invictasauro.
Secondo classificato: Follonicagavorrano.
Mario Fei: Laurea in Educazione Fisica presso l'Istituto Superiore di Educazione Fisica università di Firenze con votazione di 110/110 e lode discutendo la tesi: “L’ incidenza del piede piatto nei giovani calciatori e influenze nella prestazione”. Master a Coverciano. Preparatore atletico professionista albo della FIGC. Numerosi corsi in chinesiologia e riabilitazione sportiva. Quattro anni durante l'università con la FIGC come delegato tecnico attività di base. Cinque anni come preparatore staff medico BMW super turismo e 24 ore di Le Mans in Francia Inghilterra Germania Stati Uniti. Direttore tecnico centro sportivo “La Principina” diventato in seguito sede del ritiro del Grosseto in serie B. Nel calcio inizia nella Castiglionese del presidente Lippi nel 1998 in Prima categoria. Staff tecnici professionisti con cui ha collaborato come preparatore atletico di recupero e collaboratore in campo: Grosseto in C1 campionato 2006/2007 promosso in serie B con Allegri e Cuccureddu; Grosseto serie B campionato (2007–2008) con Pioli; 2008-2009 con Gustinetti; 2009-2010 con Gustinetti e Sarri; 2010-2011 con Apolloni; Viterbese serie C 2016-2017 preparatore atletico con Cornacchini. Attualmente alla Juventus (2021-2022 e 2022-2023) come riabilitatore responsabile della riatletizzazione infortunati con Allegri e Landucci.
Moreno Dottarelli: La sua storia calcistica, meglio ancora la sua storia di portiere, inizia a Braccagni, poi nel Sauro. Nel 1966-67 arriva al Torino dove vince il titolo italiano nella categoria Allievi. Successivamente trova il Grosseto per poi viaggiare ad Asti, Ivrea, Ancona e Montevarchi. A 23 anni la scelta di vita. Chiude con il calcio professionistico per ritrovare i dilettanti: Follonica, Massetana, Batignano e Sauro. Quindi diventa il maestro dei portieri insegnando, con la classe dei grandi, tecnica e comportamento, sacrificio, dedizione e molta umanità. È un pilastro del Grosseto in B dove resta fino al 2020.